Crisi e rinnovamento dello Stato
spiriti liberi nel campo della cultura, larghe masse nel movimento economico, posizioni politiche anche di primo ordine, in mezzo a diffidenze o disprezzi
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individuale, vogliamo, sul terreno costituzionale, sostituire uno stato veramente popolare,che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e
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Questa pagina è viva e balzante dopo tre anni come se fosse stata scritta oggi, è la base del nostro movimento, l'ispiratrice della nostra attività
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), come un'affermazione anarchica; ma non si tenne conto della citazione, che seguiva, dell'appello del 1919, dove è detto che la sostituzione che si
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ragione nel fondamento ideale della vita, se non si vuole essere dalla vita stessa avulsi e confusi con le cose morte e inesistenti. E noi oggi sentiamo
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della attività del partito; e a distinguere nettamente il nostro pensiero da quello di altri partiti, che pur collaborando con noi sul terreno pratico
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, della incoltura delle classi dirigenti, le quali non possono sfuggire alle responsabilità storiche, morali e politiche della loro posizione. Una
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Il più grave fenomeno della decadenza è la mancanza di pensatori, e più che la loro mancanza, la loro assenza dal tumulto della vita, l'assenza della
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uniformità esteriore e livellatrice, che permetta alla mente di chi vive in mezzo alle carte di cogliere la ragione del suo intervento e della sua
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sintesi di un pensiero vitale. Per cinquant'anni si sforzò di combattere un preteso nemico della libertà e dell'Italia: la chiesa; la elaborazione del
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abituato il pensiero di tutti, da subirlo come il fato della tragedia greca. Grandi speculatori e grandi organizzazioni economiche e politiche si
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L'ultima lotta seria al parlamento fu dal 1890 al 1900, e segnò il definitivo trionfo della democrazia sulla reazione conservatrice, nella politica
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Per trovare un pensiero centrale e sintetico dovremmo rivolgerci alla classe parlamentare, nel largo senso della parola, a quella classe che da
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delle ferrovie allo stato, la conversione della rendita, la guerra libica, il suffragio universale, furono in gran parte giochi parlamentari, più o
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della vittoria, non ebbe direttive nello studio delle conferenze della pace; e nella valutazione delle conseguenze economiche e politiche della guerra
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umanità, che ispirarono la campagna per la guerra e che furono elevate da Wilson a dogmi per la ricostruzione della pace, furono infrante dalla realtà
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Gli uomini che campeggiavano in questo periodo di disfacimento della classe parlamentare della democrazia furono pochi, anzi può dirsi che uno solo
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concezione organica; invano si domanda una visione chiara della situazione interna e dei rapporti con l'estero; la democrazia di oggi soffre del marasma
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dopo la guerra non depongono a favore delle sue qualità di uomo di stato, e le sue concezioni politiche sembrano avulse dal dibattito della vita.
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Questa analisi della crisi della classe dirigente sotto il triplice aspetto della influenza universitaria o della cultura, del predominio della
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Nitti fu accusato di avere contribuito a deprimere i valori morali della vittoria; mai si ebbe in Italia un periodo inquieto e torbido come quello
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La guerra fu una parentesi e un fermento insieme; riunì tutti i veri italiani nella difesa della patria; fece tacere gli altri che avevano una
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tre ha ancora completamente maturato la sua costruzione ideologica; ma ciascuno ha le radici in uno stato d'animo e in una concezione primitiva della
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esasperazione, viene assalito da tre forze: — il socialismo, che, fatto forte dai dolori della guerra, assunse una ideologia mitica, apocalittica
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. Però, come tutti i movimenti aprioristici e generali, ha trovato il contrasto della realtà ed ha dovuto sciupare enormi energie negli atteggiamenti
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Cavallotti, prima, e dei riformisti alla Bissolati e alla Bonomi poi. Sono entrati attraverso tutte le preoccupazioni della borghesia spaurita e dei
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È questo un nuovo aspetto della crisi: la borghesia, sfiduciata dei suoi istituti e degli uomini che la rappresentano, fa l'estremo sforzo di difesa
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retorica alternata di violenza; come tutti i movimenti anarcoidi ha in sé un che di goliardico; è un prodotto della guerra, è una ribellione, è una sfida
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dalle insidie giolittiane e dagli abbracci democratici; esso va in cerca di un programma che gli permetta di avere una idea nel campo della politica
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fascismo per ora ha un programma negativo, e si polarizza nel metodo (la violenza): il termine immediato, concreto, positivo del regime della struttura
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albori con la enciclica Rerum Novarum, del 15 maggio 1891, sgombrò il terreno della pregiudiziale antinazionale, che aveva tenuto fuori della vita
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una ragionevole adesione dell'idea al fatto, della concezione alla realtà.. E la realtà centrale anche oggi, come ieri, è la vita dello stato nella
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Faccio un breve cenno della riforma dello stato da noi propugnata. La rappresentanza politica, amministrativa e sindacale, su base proporzionale
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ministeri, per il giudizio pratico della convenienza e della opportunità.
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codice civile fino all'autorizzazione della spesa per le uniformi dei soldati o per i berretti dei carcerieri.
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lavori pubblici, della scuola, dei trasporti, dell'economia pubblica, nel triplice suo ramo di agricoltura, industria e commercio e nelle sfere sociali
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risorge, prodotto della economia locale, quando il grande comune era anche stato, ma è una nuova formazione di interessi collettivi di classe, che esigono
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pubblica, che è frutto principalmente di indipendenza morale e di coscienza della propria forza; toglie la necessaria uniformità legale ed amministrativa là
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Non è per noi una novità quella che ho esposto nel duplice aspetto della organicità delle riforme statali e dello spirito animatore, la libertà; gli
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Questa costruzione organica della vita nazionale, deve essere animata dal principio di libertà che oggi, come cento anni addietro, viene elevato e
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È vero: anche uomini studiosi e di parte approvano e sostengono la tesi delle libertà morali, specialmente della scuola; delle libertà organiche
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contemporaneamente alla caduta dell'Ilva e poco prima della crisi Ansaldo, e a sei mesi dalla moratoria della Banca di Sconto. Si deve avere una politica favorevole
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Sono domande alle quali la realtà risponde: la realtà della tariffa Alessio, la realtà delle navi di stato Belotti, la realtà delle crisi
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La politica mediterranea è la base della nostra attività commerciale, ed è fatta di forza e rispetto nazionale e di espansione culturale e religiosa
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Per ragioni della situazione politica, cedette a Giolitti sulla nominatività dei titoli (pur contro il mio parere personale); però non cedette sul
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Dopo la guerra, nelle conferenze della pace, il governo accettò Versaglia per fare una politica incerta nell'Adriatico imposta dai nazionalisti
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gli uomini della democrazia avranno in gran parte la direttiva del potere, perché in gran parte hanno la direttiva della cultura, della burocrazia
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socialisti volevano e che alcuni democratici ritenevano fatale); questa fiducia nel lavoro di penetrazione e di trasformazione (che ci fa sicuri della
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Noi preferiamo il metodo costituzionale e ricostruttivo, il metodo giobertiano della persuasione e della propaganda, animato da una grande idea: il
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esclude l'esercizio non legittimo della violenza individuale e collettiva; ed hanno nel loro programma una concezione di giustizia sociale e di
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