Crisi e rinnovamento dello Stato
forze e degli attriti, la voce del partito popolare italiano è sembrata quella di un ammonitore, di un antiveggente, che costringe a rivalutare il
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Questa pagina è viva e balzante dopo tre anni come se fosse stata scritta oggi, è la base del nostro movimento, l'ispiratrice della nostra attività
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Nel nostro appello del 1919 si legge: «Ad uno stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività civica e
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), come un'affermazione anarchica; ma non si tenne conto della citazione, che seguiva, dell'appello del 1919, dove è detto che la sostituzione che si
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aver rilevato dagli altri partiti o meglio da altre teorie una serie di riforme, e di averle fatte proprie del partito popolare italiano; altri attenua
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Questo contributo allo sviluppo del nostro pensiero politico deve servire a chiarire le posizioni assunte sin oggi, le ragioni delle lotte e le mire
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nella fiduciosa speranza del rinnovamento dello stato.
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convinzione che generi l'azione e la preordini ai fini da dover raggiungere. Per questo non c'è peggiore nemico per noi dello scoraggiamento, del pessimismo
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sicuro orientamento nel crepuscolo sanguigno del dopo guerra.
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loro voce ammonitrice e sicura. Oggi non mancano studiosi in Italia, la cultura è più larga del passato, molti portano negli studi sincerità, probità
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sintesi di un pensiero vitale. Per cinquant'anni si sforzò di combattere un preteso nemico della libertà e dell'Italia: la chiesa; la elaborazione del
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Intendo per classe burocratica tutta quella che nella grande categoria del pubblico impiego dal più alto grado, consiglio di stato, al più piccolo
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avvicinano al grande Moloch del dio stato, per partecipare al cumulo degli interessi che ha monopolizzato o accentrato. La lotta è fra l'elemento
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trent'anni è detentrice del potere politico dopo il trasformismo di Depretis. Il fenomeno più importante della nostra vita parlamentare in tale periodo è
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Il nuovo secolo apriva problemi nuovi e maturava gli avvenimenti. L'Italia usciva dalla crisi economica ed affrontava i problemi del lavoro
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c'erano, che i partiti non c'erano; perché la classe che dirigeva, che aveva in mano il potere, era lontana dalla coscienza generale del paese, che solo può
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: nel suo costante semplicismo tradusse i problemi del futuro in adattamenti del presente: superò le battaglie del momento o seppe evitarle e parve un
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concezione organica; invano si domanda una visione chiara della situazione interna e dei rapporti con l'estero; la democrazia di oggi soffre del marasma
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politico; fu un tecnico e uno studioso di austero intelletto, ma il suo pensiero si infranse contro la realtà; il secondo ebbe le responsabilità dirette del
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posizioni a guerra finita. Non possiamo oggi accusare gli uomini della democrazia e del liberalismo delle responsabilità politiche della guerra in Italia, non
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Questa analisi della crisi della classe dirigente sotto il triplice aspetto della influenza universitaria o della cultura, del predominio della
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decomposizione, aumentò, anzi centuplicò l'inflazione dei poteri, al di là del naturale sforzo bellico, irrigidì ogni potere evolutivo dello stato liberale.
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Montecitorio, e il giorno che insieme con il resto della estrema sinistra radicale e repubblicana superò la reazione del ʼ98 e cominciò a divenire riformista. Né
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E non potrà non avvenire così; ai socialisti di destra e a molti anche del centro è serbata la stessa strada dei democratici e dei radicali alla
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La crisi dello stato fu aggravata dal sorgere del partito popolare italiano. Questo non ebbe atteggiamenti apocalittici, come il socialismo del dopo
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fascismo per ora ha un programma negativo, e si polarizza nel metodo (la violenza): il termine immediato, concreto, positivo del regime della struttura
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Non si può parlare dell'organicità dello stato, e del rinnovamento dei suoi istituti, senza darne le linee sommarie, almeno come indicazione; e non
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, deve tendere a dare a tutto il popolo la maggiore partecipazione possibile alla vita organica del paese; e mentre il sistema maggioritario
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e sindacali del lavoro. Lo stato coordina, normalizza, integra questi enti e le loro iniziative, sorveglia e tutela nei rapporti con i privati e nella
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Se non vogliamo il sistema dei decreti-legge, a fianco del parlamento politico, occorrono i consigli superiori, eletti dalle rappresentanze organiche
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Ma ciò non basta; le camere oggi danno (o debbono dare) le direttive legislative e politiche, e debbono costituire il controllo permanente del potere
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ministero Giolitti e l'intervento politico nella lotta del cremonese fra contadini bianchi e agrari sotto il presente ministero Bonomi, e il decreto per
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altri si meravigliano che noi parliamo in nome della libertà, negano che il nostro sia un programma specifico del pensiero popolare; trovano anzi che
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bandito come conquista del vivere civile, quella libertà morale, economica e organica che è negata in nome dello stato panteista, amministratore e
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notevole portanza: l'impotenza del parlamento, del governo e dei partiti a risolvere il problema agrario e il problema della burocrazia. Noto questi
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scioperi generali del luglio 1919 e del gennaio 1920, le occupazioni delle fabbriche e delle terre nel settembre-ottobre 1920; le violenze comuniste e
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superarla; sia portando il bilancio dello stato al pareggio, sia aumentando la produzione e la potenzialità del traffico e lo sviluppo dei commerci. Qui
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siderurgiche e bancarie, la realtà del porto di Genova, la realtà della nominatività dei titoli, la realtà del disavanzo di circa due miliardi delle ferrovie di
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Sì, perché e anche politica estera l'economia: grave questione e per gli italiani ancora poco valutata. Non è questa solo politica estera del dopo
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È anzitutto politica di emigrazione; ancora la valorizzazione del nostro emigrato deve entrare nelle linee di una vera politica: il commissariato di
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revisione del decreto Alessio sulle tariffe doganali e ne affrettò l'esame; ha combattuto il disegno Belotti sulle navi di stato, ed è merito suo se ancora
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gli uomini della democrazia avranno in gran parte la direttiva del potere, perché in gran parte hanno la direttiva della cultura, della burocrazia
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Non basta; un'altra legge regola i popoli: l'equilibrio delle forze. Uno studioso americano degli stati del nord, giorni fa, parlando con me
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Questo è un programma vasto, si dice: ci vuole del tempo; bisogna vincere delle difficoltà notevoli, pochi lo comprendono; e intanto?
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postulati pratici, immediati, concreti e l'elaborazione parziale del proprio programma in rispondenza ai fatti, e ad essi subordinò la collaborazione, è
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l'Italia ne abbia molti, e che sorgano dalle rovine del passato con la fiducia dell'avvenire.
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nostra concezione e del nostro metodo) non sembra a molti rispondente e proporzionata al programma di lotta contro lo stato accentratore e alla
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Per la concezione morale del cristianesimo, trasportata come norma di attività nel campo politico ed economico, i popolari hanno una direttiva che
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dove è violenza, la libertà là dove è predominio, la giustizia là dove è egoismo, e se gli sforzi per una utile ripresa economica del nostro paese
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nell'interesse del proprio paese deve abbandonare il suo posto di combattimento, tanto più se questo paese si chiama Italia.
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