Crisi e rinnovamento dello Stato
propone dell'attuale stato centralizzatore con uno stato veramente popolare verrebbe fatta «sul terreno costituzionale». Niente rivoluzione, niente anarchia
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nostri rapporti con l'estero.
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Una nazione come l'Italia, che ha in sé una forza di primo ordine: la popolazione di quaranta milioni di uomini, con una densità eccezionale di quasi
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della attività del partito; e a distinguere nettamente il nostro pensiero da quello di altri partiti, che pur collaborando con noi sul terreno pratico
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ragione nel fondamento ideale della vita, se non si vuole essere dalla vita stessa avulsi e confusi con le cose morte e inesistenti. E noi oggi sentiamo
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può dirsi per ciò una vera classe dirigente; essa è anche una classe diretta, e diretta da un'altra classe, che, ad un livello inferiore e con
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, esasperante, con una moltiplicazione di interferenze, e conseguenti inevitabili complicazioni senza nome; costretto perciò a ricostruirsi organi d'intesa
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stato laico; l'ultima linea politica estera fu quella di Crispi con la triplice alleanza, le colonie africane e la posizione assunta verso la Francia
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essere avvicinata con la forza di un pensiero, con il valore di una direttiva, con la comprensione di una realtà. E questa si era maturata al di
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concezione organica; invano si domanda una visione chiara della situazione interna e dei rapporti con l'estero; la democrazia di oggi soffre del marasma
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la linea di stato liberale, con la difesa e l'offesa agli elementi antiunitari ed antiliberali, comprendendo in questi, anche per forza di eventi o per
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sindacato al senato; — il fascismo, che negò lo stato liberale e la sua autorità, creò l'organizzazione e l'azione della forza anche con le armi, più
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Montecitorio, e il giorno che insieme con il resto della estrema sinistra radicale e repubblicana superò la reazione del ʼ98 e cominciò a divenire riformista. Né
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il tentativo del monopolio economico centralizzato nelle mani della vera e della falsa burocrazia in accomandita con partiti socialdemocratici; le
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. Colpisce più la democrazia che il socialismo; nuoce più allo stato borghese e democratico con la ribellione collettiva, che al socialismo con le
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nuova fonte del riordinamento sociale coloro che intendono ottenerlo con la violenza privata.
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albori con la enciclica Rerum Novarum, del 15 maggio 1891, sgombrò il terreno della pregiudiziale antinazionale, che aveva tenuto fuori della vita
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, e corpi diplomatico e militare), dei corpi amministrativi (regioni, provincie, comuni), dei corpi sindacali (datori di lavoro ed operai); con
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e sindacali del lavoro. Lo stato coordina, normalizza, integra questi enti e le loro iniziative, sorveglia e tutela nei rapporti con i privati e nella
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particolari e speciali, le leggi di esecuzione, i regolamenti, con potere delegato e controllabile dal parlamento. Questi consigli superiori dovrebbero
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tutela e che debbono coordinarsi agli interessi generali della nazione. E questo non può essere lasciato al puro gioco delle libere forze, con il
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, e perciò si sente la necessità di rianimarle con la novità degli organismi; però le libertà morali organiche ed economiche oggi negate (nel rapporto
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, specialmente dei comuni; delle libertà economiche, specialmente dei commerci; ma pochi o quasi nessuno coordina tutte queste conquiste con la riforma
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Ci si obietta: oggi la crisi che travaglia l'Italia e una crisi economica, grave, terribile; governi e partiti devono con ogni sforzo tendere a
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le spedizioni punitive fasciste del 1921 sono stati elementi di forte arresto alla ripresa economica del paese. La crisi si è aggravata con le leggi
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una alleanza con i socialisti; poi fecero la lotta e nelle elezioni generali si unirono ad agrari, fascisti e liberali di destra; perfino Salandra
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industriale siderurgico, che poi costringe lo stato a intervenire con danno della economia generale. Sembra che maestranze metallurgiche ed alta banca abbiano
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ministero degli esteri è assente; eppure la nostra forza di espansione emigratoria è unica, si può paragonare a quella dell'Irlanda, ma con quale
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per timore di passare davanti ai liberali come germanofilo; e tentenna a ripigliare i rapporti con la Russia sotto la pressione dei partiti di destra.
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Non basta; un'altra legge regola i popoli: l'equilibrio delle forze. Uno studioso americano degli stati del nord, giorni fa, parlando con me
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dell'Italia; ma non sarà possibile senza un orientamento concreto, su basi economiche e politiche, con organismo nuovo, ove vecchie e nuove energie traggano
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Rispondiamo subito noi per conto nostro: eccoci al nostro posto; oggi collaboriamo, e purtroppo non sempre con guadagno per il nostro partito e per
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Con i nuovi istituti verrà lo spostamento dei partiti e più che altro la semplicizzazione dello stato e l'attenuazione dei suoi poteri amministrativi
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anche perché risponde alle nostre convinzioni etiche e alla nostra visione religiosa. Non abbiamo mai confusa la religione con nessuno istituto civile
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Questi propositi oggi rinnoviamo dopo tre anni di lotta e di preparazione politica, con la medesima fede e il medesimo ardore; perché nessuno
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