Crisi e rinnovamento dello Stato
di essere distinti e di lottare, perché sentiamo di partecipare alla vita. E di vita parleremo questa sera, anche nella trepida visione della crisi e
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insieme con gli stati che oggi dominano nel mondo; una nazione come l'Italia non può soggiacere alla crisi, e deve avere in sé le forze e i mezzi per
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creato attorno alla patria nostra un cumulo di diffidenze e un'atmosfera difficile, se le interne condizioni economiche e politiche si sono aggravate, se
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uniformità esteriore e livellatrice, che permetta alla mente di chi vive in mezzo alle carte di cogliere la ragione del suo intervento e della sua
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Per trovare un pensiero centrale e sintetico dovremmo rivolgerci alla classe parlamentare, nel largo senso della parola, a quella classe che da
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Oggi invano si cercano gli uomini che dopo il ʼ48 seppero portare l'Italia alla sua unità avendo un'idea politica, una direttiva economica, una
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, facendo concessioni alla nuova forza del proletariato socialista.
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parlamentari dal 1914 al 1919 uno solo che avesse portato alla tribuna parlamentare un pensiero, una linea politica, una concezione organica da poter
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decantati principî di civiltà e di fratellanza dei popoli, di nuovi orientamenti di politica internazionale, portavano alla quanto mai grave crisi
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del risorgimento dal 1821 al 1871 per mezzo secolo la lotta fu attorno alla costruzione dello stato nella unità della patria; e la costruzione prese
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Dall'armistizio ad oggi, nel decadimento del pensiero liberale democratico, questo stato atomistico, centralizzatore, burocratico, portato oggi alla
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, a rifargli la verginità, valsero la posizione ostile alla guerra e il movimento semirivoluzionario del dopo guerra; anzi, dopo le fallaci esperienze
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E non potrà non avvenire così; ai socialisti di destra e a molti anche del centro è serbata la stessa strada dei democratici e dei radicali alla
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una ragionevole adesione dell'idea al fatto, della concezione alla realtà.. E la realtà centrale anche oggi, come ieri, è la vita dello stato nella
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guerra; non inneggiò alla violenza come il fascismo. Interprete nel campo politico del pensiero cristiano sociale, che in Italia ebbe i suoi fulgidi
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, deve tendere a dare a tutto il popolo la maggiore partecipazione possibile alla vita organica del paese; e mentre il sistema maggioritario
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burocratico, e di sterilità morale; e crea lo spirito di studio e di emulazione locale, contribuisce alla formazione dei caratteri nella vita
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funzioni e di organi; mancherà la linea di una riforma sostanziale. Che meraviglia se noi vogliamo arrivare alla radice e trasformare l'organismo statale?
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le spedizioni punitive fasciste del 1921 sono stati elementi di forte arresto alla ripresa economica del paese. La crisi si è aggravata con le leggi
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contemporaneamente alla caduta dell'Ilva e poco prima della crisi Ansaldo, e a sei mesi dalla moratoria della Banca di Sconto. Si deve avere una politica favorevole
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accusato di clericalismo; così inventò le scuole laiche in oriente e fece sempre una politica debole di fronte alla Francia, alla Grecia, e alla Turchia
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stato, la realtà della mancata legge agraria; perché la politica interna, che è politica e non è economia, sacrifica l'economia alla politica del caso
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come indirizzo politico è stato ed è asservito ai socialisti, e quanto alla valorizzazione economica e morale non ne ha né la competenza né i mezzi. Il
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Noi diamo la colpa di molte delle cattive sorti dell'Italia, un po' all'America, un po' alla Francia, un po' all'Inghilterra; e certo nessuno nega
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leggi sul latifondo (finalmente davanti alla camera) e sulle camere regionali di agricoltura (davanti alla commissione parlamentare); sostenne la
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l'adesione dell'idea alla realtà, è la legge forte dell'ambiente. Oggi lamentiamo che ci mancano uomini del risorgimento: o non furono i piccoli stati e la
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Questo metodo di realizzazioni lente, sul terreno costituzionale (che ci ha fatto essere contrari nel 1919 alla propaganda per la costituente, che i
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, il che sposta dal centro alla periferia molti interessi, aumenta i valori politici dello stato, determina le competenze e le attività personali su
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anche perché risponde alle nostre convinzioni etiche e alla nostra visione religiosa. Non abbiamo mai confusa la religione con nessuno istituto civile
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Questa è l'ultima forte obiezione alla tesi popolare.Non ho mai creduto alle rivoluzioni a freddo: la storia non ce le insegna: e i movimenti e le
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In questo grande sforzo, nel quale l'importanza dell'impresa obbliga alla generosità dei sacrifici, il partito popolare italiano tende ad avere un
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