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, e sentí la prima tortura di ricercar le doppie lettere sul frusto vocabolario che era appartenuto a suo padre, e ancora aveva odore e macchie di
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che s'era piegata a guardare sul tavolo coperto da un tappeto fatto con orribili ritagli di scatole di fiammiferi, alcune di quelle immagini con
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la guardavano, alle spalle, affascinate, piú che altro, dal suo vestito e dal suo boa dai colori di notte stellata, piegata sul suo libro di preghiere
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scrivere, sul tavolinetto della camera da letto, davanti alla piccola finestra nel cui vano ronzavano le vespe senza però venire dentro. Inutile, fino
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cuoce attenta il latte sul fornello sopra il forno grande: per l'occasione del parto della padrona si è messa le scarpe, senza calze s'intende, pronta a
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pigiatura dell'uva: senonché Elia s'era d'improvviso buttato giú sul suo giaciglio e pareva un cadavere. Non si poteva abbandonarlo cosí; anzi si
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Cosima col servo sarebbero tornati in città. Cosima portò il caffè ad Elia, che si mise a sedere sul giaciglio, e prese la tazza con le mani tremanti
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sul conto di lui, ed era sicura che il tesoro provenisse da una rapina. Ma egli richiuse il pugno, tornò a piegarsi sul vuoto del camino, rimise a
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rigurgitava dalla cuccuma e spegneva il fuoco. "Lascia, bambina" diceva la nonna, con le manine intrecciate sul grembo, i grandi occhi color nocciola e la
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, spregiudicata, allegra e lingua lunga. Trovava il lato ridicolo di tutti, cominciando da Cosima, e i suoi giudizi sul prossimo erano spietati. La madre le
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città di * * *, sul mare, la invitò ad andare ospite in casa sua: ed ella vi andò, nonostante i terrori della madre ed i brontolii di Andrea, che
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Il paese del vento, di Sino al confine; sul giardino vedi il racconto intitolato Casa paterna in Nell'azzurro, nel quale racconto trovansi anche
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canna, cadde, si sciolse sul pavimento come una collana rotta. Sulle prime ella si sbigottí; poi pensò che la mamma, la piú severa della casa, non
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ridurre a carbone e cenere; un'altra ad un capomacchia dell'Appennino pistoiese, che deve arrivare con un nucleo di operai sul posto, specializzati
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d'imitazione, Andrea gli sedeva accanto, entrambi su due seggioline basse. Cosima a sua volta sedette a fianco della serva e le posò la testa sul grembo un po
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viso pallido della madre piegarsi sul suo e ne provava un senso di frescura come se una ninfea umida la sfiorasse; ma un giorno, il giorno di
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chiaro e pulito sul quale si aprono le aule: piccole aule che sanno ancora di odore claustrale, con le finestre munite d'inferriata, dalle quali però si
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carattere forte. Disse, con una certa umiltà: «Lei possiede sul Monte Orthobene, un bosco di lecci, che tutti gli anni affitta per il pascolo delle ghiande
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. Sei notti dopo la partenza di Santus, fu sentito, sul tardi, qualcuno bussare replicatamente alla porta. Dopo mezzo secolo di vita, Cosima ricorda
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, sull'argomento scottante, le faceva battere il cuore: ma egli non badava a Lenedda piú che alle pietre del muro sul quale si appoggiava: però si passava
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travi del soffitto di canne annerite dal fumo, un graticcio di un metro quadrato circa, sul quale stavano quasi sempre, esposte al fumo che le induriva
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Ma ella doveva incontrarlo ancora in condizioni piú felici, insperate e quasi favolose. Sopra la piccola città, che era già a seicento metri sul
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spalancarsi, e un tepore primaverile le scalda il sangue. Ella scrive: piegata sul suo scartafaccio, quando le sorelle tengono a bada la madre, e Andrea è
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