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legnoso; la prima deformazione della sua personalità spirituale, che sotto le asprezze fisiche dell'adolescenza ella sentiva invece bella e fina. Era
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sensazione fisica; un bacio carnale, fra due che si desiderano e sono spinti ad attaccarsi l'uno all'altro da una terribile forza di natura: e anche la sua
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con una sua certa religione. Anche il pensiero per Antonino le si svelò, ad un tratto, quasi morboso. Perché perseguire una chimera inutile e, in fondo
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d'un'aureola quasi di mistero. Mistero creato dalla lontananza di lei e della sua terra, dalle vaghe notizie sulla sua vita quasi selvatica, ma sopra tutto
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giunchi, vasi e pentole: e lavorava anche da stagnaio e da falegname. La sua stanzetta sembrava un museo archeologico, con una raccolta persino di pietre
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tutti gli ordini: una ruga le solca la fronte e le sue orecchie sono tese come quelle delle lepri. La responsabilità della casa è adesso tutta sua, ed
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fosse effetto della solitudine, della povertà del luogo e della sua stessa vita: e disperava di poter ritrovare una occasione di guardare la vita
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della mano, come si guardano le sementi per assicurarsi che sono buone, poi le fece vedere a Cosima. La sua mano concava ricordò alla fanciulla la
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, volevo dirle questo; quando sarò morto, o anche prima se le occorre, quella roba è sua.» Ella avrebbe voluto protestare, dirgli che non voleva una sola di
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Quella notte, nel letto ben riparato della sua camera alta, Cosima sognò la nonnina. La nonnina era viva, tale quale s'era lasciata vedere l'ultima
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Spesso si domandava se era religiosa, o superstiziosa, o visionaria e d'animo debole: ma sentiva in fondo che la sua rettitudine era una cosa
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da una nota critica. Ad occhi chiusi, sempre con l'impressione di sognare, Cosima accettò. Aveva persino paura della sua fortuna: non avrebbe dovuto
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, ma invece di orgoglio ne provava quasi paura. Dopo averla rimpinzata di dolci e bevande, la sua ospite, che continuava a baciarla e quasi a leccarla
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appresso supplichevole, con la tazza colma in mano: poiché questo Andrea è il suo idolo maggiore, il suo affanno e la sua sola preoccupazione. «Mi
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, egli conservava, forse, la sua natura di poeta anche nel trattare gli affari, perché aveva fiducia di tutti, aveva pietà di tutti, si lasciava
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, se era per caso raro venuto dalla spiaggia orientale dell'isola. Cosima, con la sua scodella vuota, era incerta se seguire la serva nella breve uscita
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Adesso il signor Antonio è nella stanza al pianterreno, seduto allo scrittoio, e sbriga la sua corrispondenza, adoperando certi grandi fogli a
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siberiano, e si mise a studiare. Quella che piú si divertiva era Cosima. Per la prima volta vedeva la neve in tutta la sua terribile bellezza, e le
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ancora, bella, ben fatta, sebbene di piccola statura; ma a volte sembrava vecchia, piegata, stanca. Forse il mistero della sua tristezza derivava dal
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sulle prime dovette, per la sua grande povertà, prendere alloggio in una grotta poco distante dal paese, poi a poco a poco fece fortuna e adesso ha una
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sembrava quello di una razza diversa dalla sua, i grandi occhi chiari, trasparenti di intelligenza e di bontà. Non parlava molto, ma parlava bene, e
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sua fantasia, e lui stesso si lasciava travolgere da una suggestione malefica che lo spingeva a farneticare sogni di libertà, di imprese ove, piú che
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avvicinavano. Eppure la sua parola era semplice, disadorna; ma il suono della sua voce che saliva profondo dall'anima tutta fatta di verità e
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, gli occhi inquieti e diffidenti, orgoglioso e ambizioso, e di una serietà insolita alla sua età. Ma anche lui apparteneva ad una famiglia mista, che
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ottenuto, poiché la sua famiglia ne aveva a sufficienza i mezzi, di andare a Roma. Forse anche la lontananza dell'amico fu per Santus dannosa: egli
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a cercarlo: né lui parve preoccuparsene, chiuso sempre in una sua indifferenza da animale malato. Se ne stava nella sua camera, chiuso a chiave
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delle donne della sua razza, forse d'origine libica, con lo stesso profilo un po' camuso, i denti selvaggi e il labbro superiore molto allungato; aveva
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resto, durante tutto il tempo del banchetto, e pareva una estranea, sulla sua sella ricoperta dal drappo arcaico della bisaccia, coi suoi grandi occhi
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riproduzioni fotografiche di strade, monumenti, palazzi di grandi città. Roma era la sua mèta lo sentiva. Non sapeva ancora come sarebbe riuscita ad andarci
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, poi, alla sua attesa si mischiava una vaga paura: paura che Antonino avesse saputo la grande novità, che anche lei era diventata una scrittrice, una
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, piccole forme di cacio pecorino, delle quali l'odore si spandeva tutto intorno. E attaccata a sua volta a uno spigolo del graticcio, pendeva una
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festa della piccola Madonna. La leggenda raccontava che un vescovo, forse di Pisa, nel viaggiare per la sua visita pastorale nell'isola, colto da
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Adesso Cosima è di nuovo nella sua casa melanconica, dove ogni cosa, dopo il ritorno dalla montagna, ha preso un aspetto piú triste, quasi di
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