Cosima
quelle figure romantiche che le piacevano nelle vignette di qualche antica edizione di Chateaubriand, possedute da Santus; cosí, un giovine sventurato
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Santus a mettersi a letto e calmarsi; ma il disgraziato si dibatteva, gridando che sotto il suo letto c'era un uomo nero che voleva strangolarlo; poi
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, dividendolo poi fraternamente coi compagni. E Santus mandava a comprare un fiasco di vino, che bevevano alla salute di tutti. «Salute e lunghi anni: la vita è
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Antonino, che continuava a studiare per poter vivere in città: faceva i complimenti e gli auguri a Cosima, e le domandava anche notizie di Santus
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terribile di Santus: e bisogna pure appoggiarsi ad Andrea. Tante volte penso di dividere il patrimonio: a ciascun figlio il suo; ma sarebbe peggio, poiché il
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piccola città. Il maggiore, Santus, è un bel ragazzo col profilo fine e gli occhi grandi, d'un grigio celeste, dalla sclerotica azzurra: ha un'aria pensosa
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, Giovanni Antonio Deledda, detto «Totoni». Cosí i fratelli di Grazia Santus, pag. 16, detto «Santeddu», e Andrea, pag. 17, e, delle sorelle, la già
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scuola, altri comprati da Santus nell'unica libreria della piccola città. Cosima non sa ancora leggere, ma capisce le figure, e sebbene anche qui sia
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pupille e un berretto di pelo in testa: Santus invece tentò di andare a scuola, ma dovette tornare indietro perché le scuole erano in un antico Convento
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corrispondenti di Napoli e di Livorno. Anche Santus era fuori: già da due anni frequentava il liceo di Cagliari, e prometteva di diventare un bravo dottore in
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nella camera di Santus. Erano gridi di passione, profonda e ardente come quel cielo sopra la terra bruciata dal sole: e chi, di quelle donne giovani e
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ottenuto, poiché la sua famiglia ne aveva a sufficienza i mezzi, di andare a Roma. Forse anche la lontananza dell'amico fu per Santus dannosa: egli
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non andava bene era Santus. La morte del padre, invece di richiamarlo in sé, parve sprofondarlo di piú nella china abissale dove di giorno in giorno
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si è piú vicini a Dio, e alla gloria. Come giungessero fino a lei i giornali illustrati non si sa: forse era Santus, o lo stesso Andrea a procurarli
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almeno non accennò nulla. Domandò solo di Santus, e disse che sarebbe andato a trovarlo. Cosima arrossí; egli se ne accorse e non insisté. Poi le due
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fuori in campagna, e Santus dorme uno dei suoi soliti terribili sonni, ella si slancia nel mondo delle sue fantasie, e scrive, scrive, per un bisogno
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