Cosima
campione, e si meravigliò che le pagine fossero lunghe come le colonne di stampa dei giornali. Le tenne lí, trovando buffo e quasi allucinante quel
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dell'ignoto musicista non seppe mai l'indirizzo, neppure il nome, e se ne sapeva l'età e il sesso era perché i versi li svelavano; ed egli non scrisse, non
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che alla sorte: e venivano lí a riscaldarsi, a confortarsi l'uno col contatto dell'altro. Capo fila era un uomo rossiccio, che era stato ricco e
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ingrata e solitaria e i venti e gli uccelli e le volpi per strappare il grano e il vino, dei quali si nutrivano come il sacerdote nella Messa. Cosima li
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, era stato assunto in servizio dal signor Antonio e confinato lí nella vigna solitaria, nessuno se ne era piú curato: neppure Andrea, che come il corvo
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soffrire. E poi io voglio bene ai miei figli: troppo bene gli voglio; piú sono disgraziati piú li amo e li compatisco. Ma quella Cosima! È quella che
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piú in Elia, e neppure nel movimento della vicina vendemmia, della quale aveva già conosciuto i colori d'idillio, e li aveva anche già riversati in
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Era lí, il mare, in fondo alla larga strada, che costeggiava una fila di case nuove bianche abbaglianti. Cosima aveva sempre piú l'impressione di
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- Consueta dei giorni solitari - Dolcissima muraglia - Che i sogni miei rattieni e li respingi - Col vento della notte»] e dove passai tanti giorni e tante
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poteva accorgersi del piccolo disastro; e con una pazienza di volontà che lei sola possedeva, raccolse uno per uno gli acini, li mise dentro il suo
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, il giornale listato a nero per il lutto del perduto potere temporale del pontefice, e li porse al signor Antonio, entrato in quel momento. Era il solo
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e silenziosa ella si ritrasse e se ne andò in cucina. Lí si stava forse meglio, sebbene il fumo continuasse a velare l'ambiente. La serva sedeva
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venuti su bene perché la loro piccola madre li educava santamente: uno era prete, l'altro segretario comunale in un paese del circondario: le figlie
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esempio, un pallone volante, come li chiamavano allora, e riesce a meraviglia, nessuno conosce il segreto del suo apparecchio; ma certo è che il pallone
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prudente per lasciarsi scoprire; narrò che era un loro amico, perché i disgraziati erano pur degni di avere amici, fra tanti nemici che li perseguitavano
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nella strada e bussa alle porte per avvertire i viventi che l'inferno li aspetta. Era qualche cosa di peggio ancora: un morto vivente, che annunziava
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meravigliose regioni del Continente. Se non altro ella avrebbe voluto restare lì sullo spalto dei macigni, come la castellana nel solitario maniero, a
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la mano bianca, con le unghie che riflettevano l'oro del tramonto, sui capelli divisi da un lato da una sottile scriminatura candida, e se li
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artificiali dei giardini settecenteschi, come ella li ammirava nelle riviste illustrate. E sentí quasi pietà di lui, decisa a nascondersi per non aumentargli
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