Cosima
PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA I DIRITTI DI TRADUZIONE E DI RIPRODUZIONE (ANCHE DI SEMPLICI BRANI ED ANCHE A MEZZO DI RADIODIFFUSIONE) SONO RISERVATI
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GRAZIA DELEDDA COSIMA Con otto illustrazioni di ALIGI SASSU
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NOTE di ANTONIO BALDINI (Già nella edizione da lui curata.)
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QUESTO VOLUME È STATO IMPRESSO NEL MESE DI SETTEMBRE DELL'ANNO MCMXLVII NELLE OFFICINE GRAFICHE VERONESI DELL' EDITORE ARNOLDO MONDADORI
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ELIO VITTORINI .....Il garofano rosso. DOMENICO REA ..... Spaccanapoli. ARTURO TOPANELLI . ..Pranzo di gala. MICHELE PRISCO .....La provincia
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nonno. 8. ORESTE DEL BUONO . La parte difficile. 9. MILENA MILANI . . .Storia di Anna Drei.
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» - limitato alla poesia e alle pagine di prosa - per portar anche oltre confino il messaggio della nostra letteratura sempre viva.
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Presto arrivarono le bozze di stampa del romanzo. Cosima non sapeva con precisione di che si trattasse: credette che l'editore le mandasse un
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Ma a consolare l'umiliazione sdegnosa di Cosima arrivarono le prime lettere delle sue ammiratrici, ed anche di qualche giovanissimo ammiratore, cosa
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acerbo, forse anzi in via d'evoluzione piú raffinata di quella dell'esteta locale; e aveva su di questi il vantaggio di essere meno indifferente, e
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ANCHE questa lezione le serví per la scuola della vita; sentí che ella davvero non rassomigliava e non doveva rassomigliare alle ragazze di «buona
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sorte, essi erano riusciti a bere vino, o meglio ancora acquavite, l'allegria più infantile regnava fra loro: uno di essi arrivava a cantare pezzi
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Questa volta la fortuna le arrise compiuta. Ella tentò presso un editore di una certa notorietà, che non solo accettò e pubblicò il romanzo, ma lo
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. Solo le mani di Elia avevano, a osservarle quando egli non se ne accorgeva, una strana sensibilità: mani scure e nodose, con le falangi coperte di peli
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Soddisfatta, rientrò nella cucina e aspettò che la serva finisse di cuocere il latte per la colazione. Bisogna dire due parole di questa serva, che
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INTANTO continuava a scrivere, davanti alla piccola finestra ronzante di vespe. Ma era un po' disorientata, per le parole della madre e perché non
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E fu certo una giornata di miracolo quella. Tutto sembrava trasformato; tutto, nell'orto, nella vigna sebbene spoglia, nella brughiera riarsa, tutto
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ricadere nel pugno. Cosima lo vedeva bene: erano monete che sembravano nuove, alcune col profilo melanconico e rapace di Napoleone III, altre col
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volta, col suo bel visino di santa, tutta agghindata piccola come una nana. Come una nana. Anche nel sonno Cosima ricordava l'offesa; e ricordava
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superiore a tutte le forze sovrapposte dall'educazione e dalla crudeltà della vita. Si nasce, con questo dono di Dio, come gli uccelli nascono con la loro
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da una nota critica. Ad occhi chiusi, sempre con l'impressione di sognare, Cosima accettò. Aveva persino paura della sua fortuna: non avrebbe dovuto
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Era lí, il mare, in fondo alla larga strada, che costeggiava una fila di case nuove bianche abbaglianti. Cosima aveva sempre piú l'impressione di
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camicetta a sprone con le maniche abbondanti: il tutto di un tessuto a striscie colorate: della stessa stoffa è la borsa per i libri: hanno anch'esse le
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NOTE Pag. 14. Si chiamava Nanna... La maggior parte dei nomi che figurano in Cosima sono nomi veri: Nanna, è Nannedda Conzeddu moglie di Taneddu
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Questa nascita, inoltre, portava un certo cambiamento di vita. Le due sorelle maggiori dovevano sistemarsi nella camera alta, per lasciar posto, nel
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ostie colorate che sono una delle altre attrazioni di Cosima. La corrispondenza riguarda quasi tutti affari abbastanza ingenti; una delle lettere è
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felici, specialmente quelli che avevano la scusa di non andare a scuola. Andrea fece nell'orto una grande statua monumentale, con due castagne per
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LA neve durò parecchi giorni; piú disastroso fu un periodo di pioggie torrenziali che per quattordici giorni diluviarono ininterrottamente
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anguste male selciate, attraverso casette di povera gente, fino alla piazza, dove è il quartiere aristocratico, con case alte, balconi, tende inamidate
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famiglia: poiché padre e figlio erano d'improvviso apparsi in una luce di terrore e di morte. La madre si fece ancora piú triste: Cosima si piegò come
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, sembrava quello dei quadri di Zuloaga. Qualche servo tornava dalla mietitura, abbrustolito come da un incendio, e si buttava, febbricitante di malaria
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del cortile, sotto le grandi stelle dell'Orsa le cui ruote viaggiavano verso un paese di sogno. Il servo malarico, riavutosi alquanto, si sollevava e
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chi invitava un altro a succhiarle il sangue vivo dal cuore; qualche volta la voce di una donna disillusa si alzava però ad ammonire le appassionate
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avvicinavano. Eppure la sua parola era semplice, disadorna; ma il suono della sua voce che saliva profondo dall'anima tutta fatta di verità e
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Oltre ad Antonino, frequentava la casa un altro giovanissimo studente, già compagno di scuola di Andrea. Era un ragazzo smilzo, dal profilo rapace
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del paese, i pettegolezzi, le storielle di innocenti amori fra studenti e fanciulle del luogo: Cosima e sopra tutto Enza lo ascoltavano incantate
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E poiché la famiglia era in questo cerchio d'ombra, restava rassegnata, in attesa di vederla un giorno diradare. Con la morte del padre, Andrea parve
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paterni, quasi tutti agricoltori e pastori, quindi patriarcalmente uniti alla terra e alla natura, un fondo di bontà, d'intelligenza, di filosofia, e
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Si accorsero, i convitati, di queste gentilezze quasi galanti, e cominciarono a urtarsi coi gomiti; e come se una parola d'ordine si trasmettesse fra
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Questo sogno, da allora, non l'abbandonò mai piú. Quando nelle sere d'inverno, accanto al braciere e alla luce di due lampadine ad olio (qualche
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un senso di straordinaria dolcezza. Arrivavano allora, dalla valle e dai campi mietuti, odori di stoppia, di cespugli aromatici; e le voci delle
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La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi, un po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate con la calce; l'ingresso
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livello del mare, sulla cima dell'Orthobene, sovrastante fra boschi di lecci e rocce di granito, poco distante dalla proprietà della famiglia di Cosima e
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Adesso Cosima è di nuovo nella sua casa melanconica, dove ogni cosa, dopo il ritorno dalla montagna, ha preso un aspetto piú triste, quasi di
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