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tabacco da naso; ma le correzioni ella le fece in un modo nuovo, mai veduto, cioè non sul margine del foglio, sibbene sul corpo stesso delle parole errate
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Ma a consolare l'umiliazione sdegnosa di Cosima arrivarono le prime lettere delle sue ammiratrici, ed anche di qualche giovanissimo ammiratore, cosa
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parlò, non cantò piú. Fu come un grido d'uccello nella notte, un richiamo passeggero di usignuolo, illuso anche lui dal chiarore delle lontananze; la
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irrimediabilmente inutile a se stesso e dannoso agli altri. Nella casa delle fanciulle ci fu una relativa tranquillità: ma l'ombra del dolore la
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su e stretti con la noncuranza delle donne vecchie, si aprivano e illuminavano come il cielo in quelle ambigue mattine, quando il riso schietto le
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di vivere al tempo delle Crociate: egli va, col nome di lei nel cuore, a combattere contro i pagani, i pellirosse, i serpenti, le foreste vergini, le
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Cosima, quando la sera del terzo giorno, ritornando dalla solita passeggiata, senti che i due taciturni parlavano fra di loro. Stavano nella prima delle
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. Nanna era ancora una bella donna, con gli occhi castani di cane buono, un mazzetto di peli all'angolo destro della bocca, i seni lunghi e bassi delle
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trastullato tra i filari delle viti, poi, scomparso, s'era ad un tratto sentito piangere e gridare. Tutti si slanciarono a cercarlo, con urli di
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mestola con la quale il diavolo trae dalla pentola dei tesori maledetti le monete tentatrici delle anime: si scostò d'un passo, quasi impaurita, e guardò in
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sicura di non aver intravveduto una delle sue tante fantasie romanzesche. Ad ogni modo non ebbe occasione di trovarsi piú sola, per quel giorno, col
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terre e altri mari, negli occhi dei gatti selvatici, nelle piume iridate delle cornacchie, nella pelle argentata delle biscie che si sollevavano incantate
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commenti delle famiglie del paese, per le invidie, i pettegolezzi, le maldicenze, che la fortuna di Beppa destava nell'intera contrada. Si cominciò a
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con la sua greggia si profilava sull'orlo verde di un ciglione, e le pecore si spostavano come l'ombra delle nuvole al passare del treno: e Cosima
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la sorpresa paurosa con cui aveva guardato nel pugno di Elia le monete d'oro: e il profumo quasi violento delle rose, e il loro colore, le parvero vivi
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, Giovanni Antonio Deledda, detto «Totoni». Cosí i fratelli di Grazia Santus, pag. 16, detto «Santeddu», e Andrea, pag. 17, e, delle sorelle, la già
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Case delle piccole Fate. La nonnina prese anche lei il suo caffè, fece mangiare e poi lavò la piccola, e infine mandò la serva a fare la spesa: spesa
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ostie colorate che sono una delle altre attrazioni di Cosima. La corrispondenza riguarda quasi tutti affari abbastanza ingenti; una delle lettere è
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camera delle bambine» disse la madre, con voce rauca. E la parente andò a vedere: era morta Giovanna, la piú bella di tutte le cinque sorelline. Dopo la
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vede il verde degli orti e si sente il fruscio dei pioppi e delle canne della valle sottostante. Uccellini verdognoli si posano sui davanzali, le nuvole
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perché con lui poteva parlare delle cose e delle persone conosciute nella città dei loro studi; e perché Santus, poi, lo attirava con la sua singolare
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etiope, ed anche il suo modo di pensare aveva un colore barbarico. Parlava sempre di banditi e delle loro imprese brigantesche. Bisogna dire che, in quel
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cortile chiuso, quasi murato come una prigione; e tutti della famiglia, il padre alto e già quasi vecchio, i fratelli, le sorelle, delle quali una
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a sorvegliare i lavori delle carbonaie, a vigilare i poderi. Andrea obbediva; era, come si disse, buono e molto generoso, ma anche lui trascinato da
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finestre rimasero chiuse e nessuna delle donne, tranne la serva, metteva il piede fuori della porta: ma Enza si consolava scrivendo lettere
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delle donne della sua razza, forse d'origine libica, con lo stesso profilo un po' camuso, i denti selvaggi e il labbro superiore molto allungato; aveva
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silenziosi, oscuri del cupo verde dell'ombra del bosco: come una delle piccole fate ambigue, non sai se buone o cattive, che popolano le grotte del monte
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, e i ventagli di piume simili a quelli del Sultano, era la gioia, il tormento, la corruzione delle ragazze. Nelle ultime pagine c'era sempre una
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un senso di straordinaria dolcezza. Arrivavano allora, dalla valle e dai campi mietuti, odori di stoppia, di cespugli aromatici; e le voci delle
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, piccole forme di cacio pecorino, delle quali l'odore si spandeva tutto intorno. E attaccata a sua volta a uno spigolo del graticcio, pendeva una
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purezza, di cose grandi, al di sopra delle difficoltà quotidiane: e le sembrava davvero, riprendendo a salire il sentiero tra le felci e le chine già
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fuori in campagna, e Santus dorme uno dei suoi soliti terribili sonni, ella si slancia nel mondo delle sue fantasie, e scrive, scrive, per un bisogno
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