Cosima
» - limitato alla poesia e alle pagine di prosa - per portar anche oltre confino il messaggio della nostra letteratura sempre viva.
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trasformarsi del suo lavoro. Il suo nome, in cima, sovrastante al titolo, le dava quasi soggezione: le pareva fosse troppo esposto alla curiosità del lettore
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riusciva a trovare un posto decoroso per mancanza di studio: era il figlio illegittimo del cancelliere, quello venuto ad abitare in fondo alla strada
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famiglia», che commettono incoscienti ma astute i loro peccatucci d'amore; che Dio le aveva dato una intelligenza superiore alla comune e sopra tutto
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, dividendolo poi fraternamente coi compagni. E Santus mandava a comprare un fiasco di vino, che bevevano alla salute di tutti. «Salute e lunghi anni: la vita è
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serpente e dell'uccello. Quando apparve, con le sorelle alle quali aveva regalato per confortarle eleganti sciarpe di velo, alla Messa celebrata dal
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scrivere, sul tavolinetto della camera da letto, davanti alla piccola finestra nel cui vano ronzavano le vespe senza però venire dentro. Inutile, fino
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, a ricordarla sembra anch'essa una invenzione fuori della realtà. Si chiamava Nanna; e adesso siede certamente alla destra di Dio, fedele ancora ai
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INTANTO continuava a scrivere, davanti alla piccola finestra ronzante di vespe. Ma era un po' disorientata, per le parole della madre e perché non
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lavorava nell'orto e la padrona era andata fino alla vasca a lavare i panni. Cosima pensò di raggiungerla e pregarla di smettere e di portare la roba
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sullo sfondo d'acqua marina dei monti lontani. Tutto s'era svolto in pochi minuti, come in un passaggio di nuvole; e Cosima si avvicinava alla
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alla sera si riposava davanti alla sua capanna e guardava le stelle. Anche i gatti selvatici gli facevano compagnia. La gente diceva che era un po' matto
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' sorridere alla famiglia cosí serena in apparenza, cosí travagliata in realtà. Beppa era allora assai fanciulla: era intelligentissima anche lei
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scontarla con altri guai? Ed ecco arriva la somma, e alla posta le viene pagata in monete d'oro, simili a quelle del tesoro di Elia. Ella le guardava
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Era lí, il mare, in fondo alla larga strada, che costeggiava una fila di case nuove bianche abbaglianti. Cosima aveva sempre piú l'impressione di
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in una treccia che finisce con un ricciolo. I loro vestiti sono davvero buffi, con la sottana larga e lunga allacciata alla vita intorno alla
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, pag. 19, si chiamava Nicolosa Parededdu, andata sposa ad Andrea Cambosu, pag. 42. La nuova sorellina alla quale la piccola fantastica Cosima ha
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letto di Nanna, a lei Cosima, e alla piccola Beppa che ancora dormiva nella culla in camera dei genitori. Beppa aveva circa tre anni, ma ne dimostrava
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acerba che si faceva alla moglie di un ministro del Governo usurpatore; poiché la signora era intervenuta ad una festa da ballo con un vestito che si
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FU,quello, un inverno lungo e crudelissimo, quale mai non s'era conosciuto. Prima venne una gran neve che seppellí i monti e i paesi; davanti alla
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anguste male selciate, attraverso casette di povera gente, fino alla piazza, dove è il quartiere aristocratico, con case alte, balconi, tende inamidate
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; Antonino, si chiamava, un bellissimo giovane bruno dall'aria un po' beffarda, vestito inappuntabilmente alla moda di allora, cappellino di paglia
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loro subíta, una condanna per un reato del quale erano innocenti; condanna alla quale d'altronde sfuggivano con la loro latitanza. Bisogna dire però
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studi poetici: le sue poesie erano dialettali, tuttavia in una forma che si avvicinava alla lingua italiana. Bravo anche come poeta estemporaneo
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, gli occhi inquieti e diffidenti, orgoglioso e ambizioso, e di una serietà insolita alla sua età. Ma anche lui apparteneva ad una famiglia mista, che
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mise a studiare con dura tenacia, e in soli due anni superò gli esami del liceo, inscrivendosi poi alla facoltà di legge. Ma lo studio, le privazioni
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caso di bisogni impreveduti. Fu una festa, la partenza di lui, e anche un senso di liberazione per la casa; alla sua camera fu data aria, come a quella
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paterni, quasi tutti agricoltori e pastori, quindi patriarcalmente uniti alla terra e alla natura, un fondo di bontà, d'intelligenza, di filosofia, e
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, però, che il fratello l'avesse esposta alla beffa, per quanto rispettosa, dei compagni; e non toccò piú cibo, e, appena sfuggita all'attenzione dei
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Questo sogno, da allora, non l'abbandonò mai piú. Quando nelle sere d'inverno, accanto al braciere e alla luce di due lampadine ad olio (qualche
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L'ESTATE era certamente la stagione piú bella, per Cosima sopra tutto. Grande era il caldo, a giorni, ma un caldo secco, che alla notte si placava in
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sportello mobile dell'uscio sul cortile. Nell'angolo vicino alla finestra sorgeva il forno monumentale, col tubo in muratura e tre fornelli sull'orlo
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recinto di massi. Piccole stanzette erano addossate alla chiesa, sotto lo stesso tetto, e una specie di portichetto si apriva davanti alle due porte
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, in fondo alla strada, e compra un fiasco d'olio; Cosima riceve la somma, in piccole monete di argento da mezza lira l'una: a lungo, andata via la donna
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