Contessa Lara (Evelina Cattermole)
Il barone si mise il cappello in testa, come se fosse stato solo; accese un sigaro d'avana, poi si voltò verso Leda Degli-Angeli, seduta sur una
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I. La vendita era andata bene. L'asta pubblica seguiva in una di quelle sale senza un padrone fisso che si sogliono adoperare a un tal uso: luoghi
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impossibile! Oggi che si sta fuori d'incanto, oggi ch'è una giornata di paradiso, proprio di quelle che si sognavano quando si venne a Napoli! Tutti escono a
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semimondane si componesse la comitiva colà raccolta. Giulio Sermanni seguì con gli occhi l'onda di damasco e di trine che spariva dietro l'uscio; ne
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comunali e crescere un po' meno rustici delle pecore. Il guaio più grosso della povera donna era stato, si capisce, la morte del marito, avvenuta l' anno
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non badavano affatto a quelle plebee, sapendo che le più volte, per risparmiar soldi, costoro non si valgono dei loro servizi, o le guardavan di
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. L'uomo tarchiato che sedeva verso prua, remando con braccia poderose o lasciando tuffar giù i remi, a seconda d'un cenno della signora, si sarebbe
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una massiccia inferriata, ad asciugarsi dondolandosi nell'aria e nel sole. I grandi cambiamenti si riscontravano all'interno. L'abbazia, morti o
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delle finestre senza telai, un aspetto fantastico e sinistro. Tutto, in torno, taceva. Si sarebbe detto che, immerso così nel silenzio, anche esso
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I. II giardino, un piccolo quadrato di pochi metri, era ingombro di piante cresciute a modo loro; tanto che ormai non si distingueva nè pur più
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pensava a lei da quando si svegliava fino a quando addormentavasi nel rozzo letto non suo d'un dormitorio pubblico, al Campo dei Fiori, dove sogliono
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«scucchia» gli si allungasse come una mestola. Allora sì, che, secco, allampanato, e con quel po' po' di viso nero, sarebbe stato più che mai un calabrone
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i più tumultuosi scavallavano correndo dietro il cerchio, che bacchettavano; facevano a chiapparsi girando intorno alle colonne scolpite; si
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bassi. Remoti orizzonti le si schiudevan dinanzi nelle frasi sconnesse, ma singolarmente colorite di lui, dalle cui labbra ella pendeva a un tempo
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rosario, quando un nasale, confuso mormorio di preghiere si diffondeva in torno dalla cappella della Madonna, regnava sempre in quella chiesa la
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, passando, di bussare all'usciolino del camposanto, più che altro per curiosità. Picchia, picchia, non rispose anima viva. Si che, chiamato qualche altro
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amarezze del suo stato sociale, ella, senza sapersene spiegare il perchè, avea mutato a dirittura carattere. Si sarebbe detto che quelle parole, sempre
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III. Dunque, il giovanetto moveva con passo spedito verso casa. Se appena gli occhi di qualche passante si fermavano su 'l sorriso di quella testina
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vuoto, con le braccia abbandonate lungo il corpo su le coltri, mentre le mani magre e ceree a tratto a tratto gli si contraevano con brevi moti
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, erano i forestieri della pensione, poco numerosi per il momento. Lo sguardo del conte si fermò subito sur un tenentino de' bersaglieri, attillato nella
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esser tornata - osservò egli. - Sembrerebbe anche a me, corpo d'un cane! — pensò con dispetto il conte. Ma la madre si mostrava perfettamente
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tardi bisognerà bene che lei ne sia informata — fu la risposta. - Mio Dio, ch'è stato? - Si tranquillizzi, o non le dico nulla. - No, no, dica, dica
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