Contessa Lara (Evelina Cattermole)
dolcezza penetrante in bocca di quel popolano, con le lor frasi larghe, appassionate e le cadenze delle note tenute, lunghissime. La signora, dalla cabina
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, quel Lupo di mare napoletano, brav'uomo, sì, ma tagliato con l'accetta. Lui, nella grassa vedova ha subodorati parecchi soldi, e non se la lascia
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posata una macchinetta da cucire di quelle a mano, le meno costose, e accanto al tavolino una seggiola di paglia. In un angolo, dove neppur giungeva quel
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giovane donna ruppe il sigillo, e si pose avidamente a leggere. Quel foglio, listato di rigoline rosse per guidare la mano non a bastanza esperta a scrivere
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ultime notti autunnali vi batteva sopra con quel chiaror ghiaccio che par d'argento, dando alle impalcature biancastre, e segnatamente ai buchi neri
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tappezzeria dal fondo oscuro, in mezzo a cui dei tralci nuovi, chiari fino alla sfumatura più tenera del verde, spiccavano come fregi. Dietro quel muro a
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Sermanni, con la sua tradizionale poesia, quando aveva fatto tanto d'entrar nel campo del sentimento, non lo abbandonava a quel modo senza un po' di
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malinconica degli antichi monumenti. Ma la fosca badia conveniva a quel pittoresco paesaggio, poi che aveva in cima al suo stesso colle, tra folti
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quel Rothschild morto da poco. Che arcobaleno!... La tedesca (seccamente): Mille! Il banditore(con un crescendo): Mille lire! Mille lire! E si libera
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di tulle, alla quale ella aveva fatta qualche piega sotto gli occhi e su la bocca, non si sa mai, perchè nessuno la ravvisasse in quel luogo; e
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Da un anno, cioè da quando s'eran gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso
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«scucchia» gli si allungasse come una mestola. Allora sì, che, secco, allampanato, e con quel po' po' di viso nero, sarebbe stato più che mai un calabrone
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II. Erano ormai parecchi giorni da che suor Istituta vegliava a quel capezzale, udendo a tratto a tratto la bella voce vibrata e profonda
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sotto l'ultimo arco di quel porticato, in una stanza che guardata di fuori si sarebbe detta un covo anzi che un asilo umano. Quella stamberga, nessuno
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l'idea che il figlio, un bambinello nato tardi, potesse un giorno ottenere dal mondo quel che spettava a suo padre: la considerazione, la ricchezza, gli
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tutto un mese!... E che importava? Che importava?.... Ell'era così bionda, così divina!... Un po' di pazienza per quel mese; la vendita di parecchi libri
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, quando aveva molto dormito in giornata, di quel sonno riparatore delle forze ch'è tanto necessario a chi esce da una grave e penosa malattia, egli si
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dalla scriminatura quasi impercettibile al centro, con quel viso orientale d'un pallor dorato dove spiccavano i larghi occhi neri da' riflessi ora di
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le vertigini! M'ha detto Carmenella di San Teodoro che quel mazzo valeva quattrocento franchi, perchè lo scheletro è di vimini dorati, e resta in
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preziosa a quel modo.... per me?.... Ma non sai che se qualche disgrazia... più grande... ti fosse accaduta, io sarei impazzita, sarei morta! Dove
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