Contessa Lara (Evelina Cattermole)
nella superba solitudine del mare, in quell'ora che per lei era la più simpatica della giornata. Nell'occhio dell'uomo passò come un baglior giallo
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! - l'interruppe il conte in tono di supremo disgusto. - Dunque, non è lei? E allora sarà la contessa Bobriskoff, quella russa divisa dal marito che
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sapeva suor Istituta; nè la malattia, nè il sesso di quest'infermo; non toccava a lei l'ingerirsene. A lei doveva bastare il pensiero che una creatura di
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leggerselo in pace. Perchè que' fogli, che le giungevano tutt'al più una volta al mese, non li dovea veder alcuno all'infuori di lei. Se li andava a
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di quelle ore giovenili. Matilde, lei, povera piccina, saliva al nostro quinto piano intirizzita dal freddo, e ravvolta in uno scialletto a maglia che
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vociava forte: - Lucia! Lucia! — e appariva subito su l'uscio a vetri la portinaia, levando la testa a domandare che cosa volesse da lei chi l'aveva
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ci torno più! — Guai! Dio liberi se non ci fosse più venuta la toscanina! E s'arrabattavano per ispicciarla in fretta, come chiedeva lei, lasciando
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pallidi, le piagnucolava in braccio, chetandosi ogni tanto per succhiarsi penosamente un ditino. La madre, lei, spaziava lo sguardo stanco per
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pensava a lei da quando si svegliava fino a quando addormentavasi nel rozzo letto non suo d'un dormitorio pubblico, al Campo dei Fiori, dove sogliono
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vuol confortarsi con un barlume di Contessa Lara. 12 speranza — io non credo al primo rifiuto d'una femmina. Voglio che lei, proprio lei mi dica
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dell'ufficiale favellar di cose a lei affatto sconosciute: certe cose che le mettevano strani fremiti nelle membra verginali e abbarbaglianti miraggi negli occhi
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ritirarsi in quel singolare alloggio, il quale, perchè accosto al camposanto e così squallido e sporco, non poteva certo invogliar nessun altro. Per lei, in
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stessa esclusivamente colpevole. In lei egli non trovava contraddizioni di sorta, è vero; ma, in tanto, quale conforto gli aveva ella offerto, se la
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ella? Che voleva da lui? Perch'era venuta, lei, gran signora, nella casa di lui, così povera se non vi batteva quell'argenteo raggio di luna che or
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consigliate; ma finiva quasi sempre col sorridere, anche lui, d'un sorriso smorto. - Sono molto cattivo, eh, lo dica lei! — chiedeva egli alla monaca
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signora Alford spiegò che appunto la sua pensione era la migliore di Napoli per la cucina, perchè aveva un cuoco inglese e uno napoletano. Lei non amava
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tranquilla. - Non è ancora mezzanotte, e staranno sempre ballando — rispose lei; quindi soggiunse: - Del resto, quando Emma è con Totò di San Teodoro, non ho
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tardi bisognerà bene che lei ne sia informata — fu la risposta. - Mio Dio, ch'è stato? - Si tranquillizzi, o non le dico nulla. - No, no, dica, dica
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