Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

220039
Storie d'amore e di dolore 14 occorrenze
  • 1893
  • Casa editrice Galli
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

quest'ultima frase scandendo leggermente ogni sillaba, come per significare: — egli ormai sotto la mia protezione, sotto la mia responsabilità; e fino a

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sedersi, egli volgeva intorno uno sguardo soddisfatto, a osservare i filari della platea, che si popolavano a mano a mano di visi aspettanti, tutti

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la bocca più amara del veleno, egli era venuto a Roma insieme alla Rachele. A Roma, la Rachele, d'una bambinuccia tutta ossi e tutt'occhi, s'era fatta

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interruppe l'amico. - E bene ?... - Bencini! — egli ripetè con un sospirone più profondo di tutti i precedenti. - Su via, spiegati, o mi farai andare

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. Fuori, seco, egli non l'aveva mai condotta; tranne all'estero dove ella era ignota. Ma di che cosa avrebbe potuto rammaricarsi la bella ragazza? Aveva la

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: quattro miglia sopra Palermo. - È un pezzo che non siete stato a casa, eh? Egli sollevò la mano con quel gesto che significa: — Lo sa Dio! — poi

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Da un anno, cioè da quando s'eran gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso

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dinanzi. - Ho da parlarvi — cominciò egli con voce triste e sicura. - Parlate — fece lei senz'altro. - Ho da dirvi che quando un uomo pari mio, voglio

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estatica e sgomenta. Egli ricordava dèi d'oro e d'argento con lunghe corna e innumerevoli braccia; giardini dove le piante avean forme di belve dagli

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stessa esclusivamente colpevole. In lei egli non trovava contraddizioni di sorta, è vero; ma, in tanto, quale conforto gli aveva ella offerto, se la

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cerea, emergente dalla tela, egli saettava di sbieco uno sguardo di gelosia e di soddisfazione insieme, e con l'accelerarsi della sua corsa, i

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III. Quando il malato fu fuori di pericolo, egli rimase in uno stato singolare d'atonía per ore e ore, con le pupille vitree fisse dinanzi a sè nel

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esser tornata - osservò egli. - Sembrerebbe anche a me, corpo d'un cane! — pensò con dispetto il conte. Ma la madre si mostrava perfettamente

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Teodoro. - Ch'è stato? — gridò egli, facendosi strada nel gruppo delle persone che assistevano la fanciulla, e inginocchiandosi accosto a lei domandò

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