Contessa Lara (Evelina Cattermole)
I. Ampia, bruna, severa, quella badia medioevale sorgeva a mezzo il colle fiesolano, tutto ammantato di campi e fiorito di ville, con la solennità
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Storie d'amore e di dolore. CONTESSA LARA Storie d'amore e di dolore Milano, 1893. CASA EDITRICE GALLI DI C. CHIESA E F. GUINDANI Galleria Vittorio
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vento stracco e afoso incanalavasi a sbuffi cocenti nel vasto androne del Monte di Pietà, in cui passava di continuo, entrando e uscendo, una
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— Dunque, non volete esser de' nostri? — diss'ella, piegando sempre la testolina a mo' d'invito, con un bel sorriso che le scopriva una fila unita di
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La fabbrica in costruzione ergevasi, immane scheletro dall'esterna ossatura di legname, su fino a un'altezza che pareva smisurata. La luna, nelle
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. E poi che vide il barone togliersi di bocca il sigaro, rovesciò la bella testa su la spalliera della poltrona, e gli porse la fronte al saluto
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I. II giardino, un piccolo quadrato di pochi metri, era ingombro di piante cresciute a modo loro; tanto che ormai non si distingueva nè pur più
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I. La vendita era andata bene. L'asta pubblica seguiva in una di quelle sale senza un padrone fisso che si sogliono adoperare a un tal uso: luoghi
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impossibile! Oggi che si sta fuori d'incanto, oggi ch'è una giornata di paradiso, proprio di quelle che si sognavano quando si venne a Napoli! Tutti escono a
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Benchè il palazzo — uno dei soliti casamenti nuovi, senz'ombra di gusto architettonico — fosse molto grande e soleggiato, la portineria, situata su
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il bagno, salir nella barca del forte a farvi una passeggiata in mare prima dell'ora di pranzo. In contro al sole, i muraglioni giganteschi di quella
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Da un anno, cioè da quando s'eran gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso
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sguardi feroci di lui e dal contegno sostenuto della ragazza, gli davan la baia consigliandolo a non dimagrar dell'altro, se non voleva che la
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rimandavano, scalmanati, palle di gomma elastica e volanti; e cantilene, comandi, colpi, urli, tutto echeggiava confusamente e formava una sinfonia nuova
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dell'ufficiale favellar di cose a lei affatto sconosciute: certe cose che le mettevano strani fremiti nelle membra verginali e abbarbaglianti miraggi negli occhi
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quale, rifabbricandola, amò lasciarle parte della facciata etrusca, incrostata di marmi alla maniera del X secolo. Fuor che nell'ora vespertina del
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, passando, di bussare all'usciolino del camposanto, più che altro per curiosità. Picchia, picchia, non rispose anima viva. Si che, chiamato qualche altro
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giovanetto, così ch'e' potesse disporne liberamente e a suo capriccio? In una piccola città di provincia, assai lontana, una vecchia vedova menava
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III. Dunque, il giovanetto moveva con passo spedito verso casa. Se appena gli occhi di qualche passante si fermavano su 'l sorriso di quella testina
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III. Quando il malato fu fuori di pericolo, egli rimase in uno stato singolare d'atonía per ore e ore, con le pupille vitree fisse dinanzi a sè nel
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II. Quando questi gentiluomini toscani entrarono nella sala da pranzo, tutt'i posti alla tavola, tranne quelli di loro due, erano già occupati. A un
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III. Erano più delle undici quando i due toscani rientrarono alla pensione di Chiaia. In un angolo del salone, la padrona e il capitano Borise
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IV. - Che cos'ha, signor Bencini? Mi sembra molto agitato! — chiese Emma che girava di nuovo in torno al magnifico mazzo, cercando di disporre
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IV. Era il primo giorno ch'egli s'alzava dal letto. Aveva fatto un grande sforzo di volontà, non ostante che la buona nutrizione e le cure costanti
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