Contessa Lara (Evelina Cattermole)
le sopracciglia folte. Il suo mestiere, Nanni lo considerava uno dei migliori che si possan fare. Non capiva, trattandosi del proprio sentimento
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
servizio; poi, col tempo, con le seduzioni dei regali, forse anche, chi sa! con un po' d'amore, era diventata l'amante del proprio padrone, un giovane
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
gruppi di cipressi puntuti, il monastero di San Francesco; su'l pendío dirimpetto, ricco d'ulivi, il castello merlato dei Salviati; e a sinistra, in fondo
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
non badavano affatto a quelle plebee, sapendo che le più volte, per risparmiar soldi, costoro non si valgono dei loro servizi, o le guardavan di
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
lussureggiante vegetazione orientale e la meschina vegetazione dei nostri paesi. Sul muro dirimpetto abbarbicavasi un gran velo d'edera, pittoresca
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
Benchè il palazzo — uno dei soliti casamenti nuovi, senz'ombra di gusto architettonico — fosse molto grande e soleggiato, la portineria, situata su
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
bianchiccia di uno scultore celebre. Finalmente era venuto il turno dei dipinti. Andaron via subito parecchi paesaggi: gole alpestri, strade del Cairo, canali
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
allontanandosi; presso a uscire dalla macchia nera dell'ombra, l'increspatura dell'acque prendeva dei toni metallici come rapidi lumeggiamenti, e giunta al sole
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
pensava a lei da quando si svegliava fino a quando addormentavasi nel rozzo letto non suo d'un dormitorio pubblico, al Campo dei Fiori, dove sogliono
Pagina 172
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
mani infilate nella cinghia dei calzoni, dondolava le ànche guardando obliquamente il vecchio; e quando questi ebbe finito di parlare, gli rispose con
Pagina 175
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
estatica e sgomenta. Egli ricordava dèi d'oro e d'argento con lunghe corna e innumerevoli braccia; giardini dove le piante avean forme di belve dagli
Pagina 19
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
camposanto dei frati. Qui, a punto come esige la regola austera per ognuno di questi umili sagrati monastici, non solo non rinvenivi il minimo segno
Pagina 193
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
lavorio, si risolvono un giorno in un fenomeno inatteso e cambiano gli aspetti dei luoghi. Ricordava con tardo rammarico che, durante la loro vita comune
Pagina 228
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
parapetto, ravvolto e travolto nell'onda argentea dei raggi che la luna spandeva umidi e ammalianti da mezzo il cielo alto. Forse in quell'ora, lontano
Pagina 239
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
serena; non tremava più; s'era vinta. — Non doveva esser pallida; era l'effetto dei baleni; e tremava soltanto perchè aveva paura dei tuoni — fece tra
Pagina 28
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
anonimo del romanzo desiderato attribuivasi da Emma Alford al tenentino dei bersaglieri, il quale pareva essere con la ragazza in rapporti di cuore molto
Pagina 304
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
, afferrando una manata dei tralci di rose che figuravano il getto della fontana, senza udir un grido soffocato d'ira e di dolore del povero conte
Pagina 317
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
riunita nel salone. La signora Alford sganciava la cintura alla figliuola; la contessa le faceva odorare dei sali; Miss Gingerly, con le mani giunte e
Pagina 330