Contessa Lara (Evelina Cattermole)
II sole estivo della prima ora pomeridiana saettava il fitto selciato della piazza e le case dalle finestre ermeticamente chiuse al caldo, mentre il
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
profondamente spaccati dalle cave. All'esterno, la badia conservava il suo primitivo aspetto — quasi ospitasse ancora monaci eruditi e principi
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
rispondeva al brontolìo della madre, non mi facevo per nulla scrupolo di curiosare dalle commettiture del legno nella camera della mia vicina. Questo
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
qualche pesco, di qualche fico, di qualche pero, tutti rachitici e nani: le cicorie spigate ombravano i cespugli, formati rasente il suolo dalle
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
Murano dalle rugiadose cornici, tutte foglie e fiori cristallini, di rigide mensole ad angoli acuti del primo Impero, e d'altri oggetti uno più disparato
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
sonar in città durante la novena del Natale, lusingati dal guadagno di pochi soldi gettati loro dalle finestre o dati dai passanti pietosi. Allora, la
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
a chi n'è la causa? — sospirò il conte. - Io ne sono la causa? Io? — gridava l'avvocato cascando dalle nuvole, preso, questa volta, da un impeto
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
mano, e cantando certi ritornelli puerili dalle rime senza significato, che quasi tutti noi ricordiamo con maggior compiacimento via via che gli anni
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
! — vociava il vecchio. - Voglio saperlo subito, o faccio una pazzia! Lei doveva dibattersi: si capiva dalle voci soffocate, rotte, fra cui soltanto
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
bassi. Remoti orizzonti le si schiudevan dinanzi nelle frasi sconnesse, ma singolarmente colorite di lui, dalle cui labbra ella pendeva a un tempo
Pagina 19
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
erba s'ergevano e si ricurvavano mollemente fra la dritta avena dalle spighe vane e pelose; la malva e la cicoria selvatica vi crescevan sempre più
Pagina 193
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
tisi senile, da lui battezzata per impoverimento di sangue troppo azzurro, ma invece complicata con un'ipertrofia di fegato, che gli derivava dalle
Pagina 228
Contessa Lara (Evelina Cattermole)
, un accenno, nè meno il più vago, usciva dalle labbra di lui intorno alla donna così appassionatamente chiamata e bramata nella crisi del male. A
Pagina 28