Contessa Lara (Evelina Cattermole)
abituale. L'uomo la baciò a fior di labbra, e uscì. Allora, Leda, posate le molle, abbandonò il fuoco, i cui bagliori interrotti, ineguali, a quando a
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, il cui addobbo muta d'aspetto ogni giorno, parati ora di stoffe antiche mezzo sbiadite, ora d'arazzi moderni troppo colorati, di specchi di vecchio
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tappezzeria dal fondo oscuro, in mezzo a cui dei tralci nuovi, chiari fino alla sfumatura più tenera del verde, spiccavano come fregi. Dietro quel muro a
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vento stracco e afoso incanalavasi a sbuffi cocenti nel vasto androne del Monte di Pietà, in cui passava di continuo, entrando e uscendo, una
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mandata un'anima all'altro mondo.... - Di che paese siete? — gli chiese ella un vespero in cui erasi fatta portare verso Posillipo. Il giorno era stupendo
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, come se il sole, cui esponeva la testolina, glie l'avesse segnata di raggi; il viso rotondo le fioriva di roseo; e gli occhi, alquanto sporgenti
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'l cortile, era angusta e quasi buia: un'unica stanza, il cui uscio a vetri rimaneva sempre aperto, lasciando intravedere un tavolinuccio dov'era
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aprì, per andarsene, la porta del gabinetto riservato, in cui cenavano bonariamente que' tre amici maschi, desiderosi di star tranquilli. Nel
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cui si ripreparava a tracciar l'iniziale misteriosa. - Oh, Bencini mio! — scoppiò finalmente a dire — se tu avessi un briciolo di cuore, me lo
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Da un anno, cioè da quando s'eran gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso
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. Allora, di vicino a un ponte su cui la Rachele stava per passare tornandosene via col paniere vuoto, sorse d'improvviso il calabrese, parandosele
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femminile. Dopo di che ogni famiglia se ne tornava in pace nel rispettivo quartiere, e andava a cena. Le riunioni grandi, quelle cioè in cui la colonia era
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bassi. Remoti orizzonti le si schiudevan dinanzi nelle frasi sconnesse, ma singolarmente colorite di lui, dalle cui labbra ella pendeva a un tempo
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II. Un luogo dell'abbazia rimasto intatto era. la chiesa, le cui maestose linee spiccavano nella perfetta purezza d'ogni opera del Brunellesco, il
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larga ombra d'un olivo, con le palpebre semiaperte, nel cui spiraglio, tra la frangia delle ciglia, si confondevan luminosamente il biancicor delle rame
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estive in cui il cielo è così terso che il crepuscolo sembra fatto d'un velo trasparente e fosforescente. Appoggiato con la schiena al tavolino, il
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, somigliante a un meriggio mitemente roseo, nella cui luce diafana disegnavasi qualche pagoda dalle molteplici cupole che proiettavan lievi ombre
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accanto a Emma, con cui discorreva fitto fitto e piano. — Presento a questi onorevoli signori il tenente Antonio di San Teodoro — disse la padrona di casa
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. - Tanto più — continuò — che i napoleoni non gli sfondano le saccocce! Si rise, in torno, del tatto supremo con cui Borise evitava una spesa un po
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altro mondo, dove nulla avesse visto di preciso, ma di cui gli restasse una estrema, dolorosa spossatezza. Suor Istituta e l'ordinanza lo guardavano
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