Contessa Lara (Evelina Cattermole)
sotto una finestra a bassorilievi, come un primaverile nido di rondine; e magari anche d'una sottana o d'una vita di mussolo in colore, appesa qua e là ad
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Murano dalle rugiadose cornici, tutte foglie e fiori cristallini, di rigide mensole ad angoli acuti del primo Impero, e d'altri oggetti uno più disparato
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pochi giorni, perchè il tenente doveva tornare ad imbarcarsi per la Spagna, per il Giappone, che so io? insomma per là giù lontano; e io non ebbi
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, che pregava devotamente il Bambino Gesù ad alta voce; quindi Giovannina con la sorella Giulietta, quasi una bambina, attaccata alla sottana, perchè
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ad allinear cifre sotto cifre, ne' registri che gli stavano aperti dinanzi, poco poteva badarle. Due o tre domande indifferenti su lo stato del
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una bella volta dovetti prender io pure le mie carabattole e andare ad alloggiare altrove. Ora, sentite. Una sera, al Gnocchi, mentre me ne stavo
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nel salone, impaziente, agitato, nervoso, e di lì a pochi minuti una cameriera venne ad avvertire Emma che sua madre la chiamava. - E bene? — chiese il
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tirato da buoi. Non di meno, rasentando l'aia di qualche contadino, la Rosona si sforzava ad affrettare il passo, animata da un odio feroce contro le
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! Sampieri già consacrava un'occhiata eloquente ad Emma, quando il capitano lasciò cader su la tavola un pugno che fece voltare tutti quanti. - Mannaggia
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freddo, schiccherato ad Emma ch'era ella stessa una viva fonte bianca che gettava rose, si ritirò nelle sue stanze, molto soddisfatto di sè e delle proprie
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precipitò a raccoglierla, commosso, impaurito; l'adagiò sopra un divano e corse ad attaccarsi al campanello. In un minuto tutta la gente della pensione era
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