Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
più svelta o più assuefatta a scivolare fra la folla nelle calluzze della sua città era già seduta in fondo alla sua gondola, e già aveva comandato al
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avere disposto la sua gente in modo da circondare il castello ed impedire da ogni parte l’uscita ai rinchiusi. Ma simile a molti generali che
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anni il suo portamento era maestoso come quello di una matrona antica. Oh! Raffaello in Clelia avrebbe trovato tutte le grazie dell’ideale sua
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«Va Gianni, (diceva un giorno il cardinale Procopio, factotum e favorito di Sua Santità) vanne e m’acquista quella gemma a qualunque costo. Io non
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), volava col pensiero verso la sua Silvia e la sua Clelia che erano l’Eden della sua esistenza. Silvio, il quale aveva proposto la casa di Marcello come
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via che dalla Lungara ascende al monte Gianicolo, non lungi dalla fontana di Montorio, era posta la dimora di Clelia. La sua famiglia era di artisti
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. «Anche Gasparo, il valoroso principe dei banditi, potrà contarci qualche cosa della sua vita avventurosa», disse Orazio: ed il vecchio che forse
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qualche tempo a far sua quella bellezza che discendeva dai Vecchi Quiriti.
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delitti che si chiamava il Gianni, anzi che avviarsi alla sua casa prese la via di Campo Vaccino.
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’onda d’un torrente che precipita dalle montagne ed assaltava il vestibolo del palazzo suddetto rovesciando quanti ostacoli si opponevano alla sua furia
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il caro compagno della sua vita e solleticata forse da un geloso pizzicore rispetto all’Aurelia. «Niente di più facile», rispose Giulia, a cui era
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dello Stato e di sua Santità?». Queste parole furono profferite con tale aria di severità e di comando che ti pareva udire un magistrato che desse
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non dormiva, sonnecchiava. Coll’indole sua delicata e gentile essa era stata troppo scossa dalla sequela di così terribili avvenimenti. Madre
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un maroso gigantesco come una montagna s’infranse sul trinchetto, lo sfondò e dié così agio alla bufera di continuare la sua opera di distruzione
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era copiarli. Fra i grandi maestri essa s’era fatta un idolo del Buonarroti e seguiva la sua scuola mista d’ogni studio artistico e gentile. Davanti
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avrebbe posto per Giulia, non la mano, ma la testa sui carboni ardenti; Muzio, vedeva l’astro della sua vita lì, accanto ad un soldato straniero, che
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questo primo sfogo, fece chiamare Gianni alla sua presenza. «E come diavolo» gridò apostrofando il Gianni appena fu entrato «non hanno rinchiuso quel
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nostra eroina cedendo alla vivacità dell’età sua ed avendo scoperto che il praticello era variopinto di fiorellini alzossi e si mise a raccoglierne un
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parte generosa del popolo cui è unica meta il bene generale e che segue la sua stella provvidenziale come faro salvatore. Poi, addietro attaccata
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consolidamento avrebbe ottenuto il Papato se Pio IX continuava nel sistema di riforme iniziato e se identificava la causa sua con quella della Nazione
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servizio d’acquedotti che dovevano portare fiumi d’acqua dolce nell’immensa capitale, quando la sua popolazione ascendeva a due milioni. Famoso è
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cognizioni acquisite tra i democratici di Roma e perciò era reputato prezioso come agente segreto dalla curia cardinalesca. Vedremo ora qual era la sua
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egli poteva vivere miseramente sì, ma indipendente ed il profitto della sua industria serviva al mantenimento proprio e del suo protetto ch’egli
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Dopo l’avvenuto nelle Terme di Caracalla, la posizione d’Attilio, e de’ suoi amici divenne ben pericolosa. Il traditore avea pagato il fio con la sua
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vero paradiso. Onorato del braccio di quella cara e bellissima creatura ora divenuta comare sua egli più nulla udiva, né vedeva, tanto che incespicò
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evidente ingiustizia. Egli che aveva tanto amato la sua Camilla e che la ritrovava ora sì infelice, poteva egli non impietosirsi alla sua sorte? Oh
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estasi! Essa per la prima volta divideva quella scena campestre in mezzo a quei cari e simpatici compagni che erano il bello ideale della sua
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deciso di vivere e morire, perché non avrebbe potuto strapparsi per un giorno solo a tutti quegli oggetti della sua idolatria. Giovane, ricca, nata e
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custode cioè uno dei birri il quale s’innoltrava girando la ruota colla sua brava lanterna sorda nella mano sinistra ed una pistola nella destra. Fatto
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. Il principe della campagna romana cadeva, come la quercia della foresta sotto la scure e la robusta sua destra stringeva ancora la propria arma benché
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sua fisionomia brigantesca, ma Marzio conservava il feroce aspetto del masnadiero romano. Alto della persona e quadrato, era difficile sopportare
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volto di una simile donna arieggiare l’angelico viso della mia sovrana?». Ed era precisamente plebea l’Annetta: gli scalini della modesta sua casa ove
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quando occhio di donna s’era fiso per una volta sola nell’occhio del nostro Attilio ed aveva osservato la sua bella persona, per duro e cinto di triplice
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purgare la nostra città da questo immondo pretume» ed un lampo di sospetto per la sua Clelia, forse in procinto di cadere fra gli artigli delle belve
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e della sua complice, ma in Roma, al curatore delle anime, al medico spirituale, al confessore della padrona di casa, chi ardirebbe fare uno sfregio
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compagno. Orazio rimase alla posta. Le disposizioni d’Orazio furono efficaci, poiché dopo circa mezz’ora un grande cervo venne a pascere sulla sua
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conta duemila e più anni, e direste eretto appena ieri tanto la sua conservazione è perfetta, tanto la sua architettura è sublime. Ogni colonna del
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. Dopo due giorni dalla sua partenza da Porto d’Anzo, la Clelia entrava con vele e bandiere spiegate a Porto Longone. Appena ancorata i nostri amici
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voce nella selva. Il prete, col volto di bragia, stringeva col braccio destro la fanciulla e con tutta la sua forza cercava di trascinarla avanti, ad
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dominazione straniera, non per propria, ma per altrui virtù. Oh! fosse almeno la libertà sua raggiunta per opera, per coraggio dei fratelli, pazienza! Ma chi
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un occhio che nell’infanzia, in una rissa aveva perduto. Un giovinetto della sua età, ch’egli aveva battuto, per vendicarsi gli piantò una canna nell
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Thompson da certe indulgenze che la professione sua qualche volta permette: ed era, il desiderio di piacere alla Aurelia. Quella buona signora, benché non
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Costei non ignorava la non mediocre sua nascita e vanarella sognava poter innalzare il proprio figlio al disopra dell’umile condizione del padre suo
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pugni o di bastonate. Se non che l’artista si rivolse verso la porta e dimostrando, sulla sua fisionomia virile, cert’aria di benevolenza, il
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allora «a tavola» gridò, facendo sedere Silvia alla sua destra, alla sinistra Clelia e dopo lei Irene. I compagni d’Orazio, sedute che furono le donne
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drammi della sua vita d’infamie. Ma chi si curava del perpetratore d’un delitto ove dominavano il mercenario straniero ed il prete! Dove in una
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la sua energia è raddoppiata, massime quando il debole ha il volto di Clelia! Rovesciato il capo-brigante con un pugno sul cranio, il nuovo arrivato
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sortì cuore piccino, e codardo! Eppure in tutti gli atti della sua vita, si scorge la presunzione d’imitare lo zio ma nello stesso tempo si vede la
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gì’imponevano, pur nondimeno Giulia lo complimentava ora sulla sua eleganza, complimento che non aveva potuto fargli all’albergo della Luna, per le
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quella di rovinare la sua donna. Lo seguiva, Attilio, tastando il manico di un pugnale che teneva nascosto in seno. Vedi presentimento! L’aspetto di uno