Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
, sicuro com’era dell’assoluzione che i preti non negano mai alle ribalderie commesse in servizio loro.
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Morte ai preti! Morte a nessuno! gridava il solitario dall’alto del balcone alle moltitudini rispondendo alla terribile loro esclamazione! Morte a
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bene e ben ponderate quella gloria dei preti: «Gloria del Paradiso! Maggior gloria di Dio!. Udite sacrilegio da impurissima bocca: Gloria a Dio! Come se
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detratto tutto quanto v’era di popolo pretino? Togliete Papa, cardinali, monsignori, preti, frati, accumulati lì, dell’intiero globo, con donne, con
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di romani, durante la notte, quel soldato, cui i preti avevano dato ad intendere che i difensori di Roma eran tanti assassini, giunto che fu alla
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Siccome l’ora della solenne vendetta della popolare giustizia non era sonata ancora, i preti se la cavarono con la sola paura. Essi ben temettero in
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poiché il dispotismo dei preti è il più esoso di tutti, il più degradante ed infame, si può tenere per certo che il cospirar dei Romani dati dal dominio
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dice - non la religione del prete. Dio, padre dell’umanità intiera, vuol tutti gli uomini fratelli e felici. I preti dividono gli uomini in cento sette
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padre?» diceva Silvia piangendo alla figlia. «Egli non s’è mischiato mai in affari compromettenti, che era liberale sì e odiava i preti com’essi
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copia per portare nelle sue terre, ai suoi amici, un simulacro della maggiore delle grandezze umane. I preti hanno tentato deturpare quell’opera
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o nulla corrisposero alle grida. Invece di deputati che io raccomandai buoni furono inviati quasi tutti servili. I preti che io dipinsi quali erano
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passi di gigante al suo compimento. Quando si pensa che la distruzione del pretismo è proprio opera degli stessi preti! Chi può calcolare quale
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i capi. Se gli amici di fuori fossero stati pronti come lo erano i romani, nella stessa notte del 15 febbraio si poteva farla finita coi preti e lo
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s’imbarcarono tutti, dirigendosi a Capo-Liberi, Qui mi toccherebbe dir qualche cosa ancora dei preti, ma ne risparmierò il tedio al lettore. È una
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colle tenebre e solo alcune pattuglie di stranieri rompevano il silenzio della notte col loro passo misurato e pesante. Preti a quell’ora se ne
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ardiva di avvicinarsi alla stanza fatale per non suscitare sospetti. Finalmente, un battaglione straniero, che la paura dei preti aveva richiesto
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istitutori-preti, avendo trovato pesante il remo e le reti degli apostoli, s’eran piuttosto dati al buon tempo delle gozzoviglie per la maggior gloria di Dio
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. «Egli, - rispose Giulia -, approva il nobile contegno dei pochi romani che mantengono il decoro del paese molestando il Governo dei preti e
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lussurie, preferisce la quiete del deserto. Pochi, lo abbiamo detto, sono i proprietari di quelle feraci ed immense pianure e tutti son preti, ingolfati nei
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Polizia. L’assenza dei preti è la maggior benedizione dell’isola. Dio vi si adora come si deve, col culto dell’anima, senza sfarzo, nel grandioso tempio
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in marmo, professione la quale permette in Roma una certa vita indipendente, se pure indipendenza può esistere, ove padroneggiano preti. Il padre di
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connivenza, dal mutuo accordo de’ preti con un pessimo governo. Voi trovate miseria, ignoranza e debolezza, umiliazione allo straniero ove dovreste
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’immagini poi quello che deve accadere in Roma, ove i preti, sono tanti, ricchi, sovrani, onnipossenti? Ho già detto che Roma è la città del mondo che
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artista fu chiaro indizio che la proposta gli andava poco a sangue, ma come si può vivere in Roma senza dipendere dai preti? Tra le malizie gesuitiche dei
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serva volentieri i preti. Quando l’ora suoni di liberar l’Italia e Roma da quell’immondizie non vi sarà un soldato che resti con loro, meno alcuni
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straniero ed ai preti suoi manutengoli, assuefatti a servirsene di villeggiatura, poi devastarla e prostituirla! Il solitario, col caro peso della compagna
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gli serbavano i preti per le sue sciabolate, senza smontare da cavallo si avviò coi compagni fuori di Roma in cerca dei proscritti che lo accolsero
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povero paese, ed il mondo tollera questi carnefici, li protegge, li impone all’Italia! Non si sa se più scellerati i preti e chi li sorregge o più
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fucile li fecero i poveri Romani e si batterono senz’armi per le strade contro l’immensa soldatesca ben armata e birri e preti e frati pure in armi e
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eterna saltano in aria allo scoppio delle mine e preti e mercenari e birri dopo avere barricate le porte si rintanano impauriti e tremanti dentro
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per scoprire ove potevano trovarsi i liberali ed infine che egli, Gasparo, bramoso di vendicarsi del governo dei preti offriva invece il suo concorso
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inviato al papa da tutte le parti del mondo erano immensi. Si aggiunga a tutto ciò gran numero di fanatici, preti e monaci che coll’abito di mercenari
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notte. I preti non mancan di spie e spie famose sono i preti stessi, onde ad alcuno sembrerà strano che una massa di congiurati potesse riunirsi
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le botte tra romani e stranieri, quasi sempre con la peggio degli ultimi, perché gli indigeni malgrado tutto lo studio dei preti per corromperli ed
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. Al minimo sospetto si arrestavano cittadini di ogni classe e le carceri ne rigurgitavano. Il governo dei preti aveva saputo comprare un traditore
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dal governo dei preti. Però, Orazio, si ricordò che aveva seco l’inseparabile corno, lo trasse fuori e cominciò a ripetere alcune note che già udimmo
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- il Solitario impaziente chiese a Giulia: «Ebbene, quali nuove dalla nostra Roma? Sono gli stranieri fuori? Ed i preti quando lasceranno respirare
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cagione dei preti cioè per la tirannia morale esercitata dalla negromanzia sulla parte ignorante delle popolazioni. Gli Stati Uniti ebbero in questi
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assoldati dai preti che commettono eccessi da far inorridire una tigre. Anche il successore di Gianni, avrebbe fatto un’idonea comparsa in un quadro
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? Ai preti importa troppo la confessione, e per ciò sanno circondarla di particolare prestigio. La confessione! quell’arma terribile del pretismo
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con cui i preti sì spudoratamente beffeggiano le ingannate moltitudini. Molti artisti innamorati del bello avrebbero potuto gridare allo scandalo, al
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ed altre simili mortificazioni del corpo come le chiamano i preti e che solo questa genia d’inferno poteva inventare per sventura dell’umana famiglia
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il governo dei preti vieta le riunioni. «Saranno riuniti all’opera!». Nel palazzo la triade de’ perversi col pretesto dell’interrogatorio aveva
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dei preti, di marciare in fretta su Viterbo, per reprimere la dimostrazione a qualunque costo. Or, mentre il paese festoso, quasi dimentico del lungo
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preti. Tale era la condizione di Roma nei primi mesi di quest’anno 1867 in cui si vedevano mercenarii stranieri sostituiti da altri mercenarii ancora
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munizioni, che si sapeva che mancavano; avendo il Governo ed i preti coi mezzi gesuitici che loro soli conoscono gettato lo sconforto e la
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, anche se gli avversari prevalevan di numero. I preti lo sanno, e sanno pure che il coraggio disdegna essere guidato dalla viltà e sono certi che in
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popoli antichi. Oggi, sotto il governo dei preti, quel paese è deserto. Il Capo d’Anzo, adunque, forma col suo promontorio il porto che piglia il suo
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d’esser libero, comunque fosse, (poiché è preferibile essere morti al trovarsi nelle prigioni dei preti sotto l’imputazione di delitto politico
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donne e bambini e molta gente inerme caduta nelle mani di quei degni soldati dei preti. Nella Lungara v’è un lanificio nel quale erano occupati molti