Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
Eran vari giorni che Clelia, Silvia e John abitavano il Castello di Lucullo ospiti d’Orazio e d’Irene e non si accorgevano di starvi male. Fra i
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Orazio si mise a percorrere in su ed in giù la spiaggia con l’intento di prestar aiuto se ne fosse stato d’uopo a qualche naufrago. E non fu invano
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Torniamo alla bella omonima del superbo e valoroso Yacht ed ai suoi compagni di solitudine. Orazio, siccome era convenuto con Giulia, accese un bel
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anche un uccello ferito. Non so se lo stesso sentimento provasse Orazio, il coraggioso figlio della foresta; ma repugnante o no, come avrebbe egli potuto
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per il piccolo John, ma un fiasco d’Orvieto di cui Orazio aveva provvisto le viaggiatrici vi supplì dovutamente e John dopo due ore coi suoi abiti
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aperture dovute alle corna del bufalo. Orazio che era sempre alla testa della comitiva composta di Silvia, Clelia e John, e che adoperavasi a sbarazzare il
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nascosto dalle piante gigantesche che lo circondavano, e questa circostanza lo rendeva acconcio ai bisogni d’Orazio e dei suoi compagni di proscrizione
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metà della sua gente a modo di tiratori, l’altra metà tenne in colonna ed ordinò alle trombe la carica. Orazio co’ suoi giovani Romani, avrebbe
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inchino graziosamente le salutò, mentre Orazio le diceva: «Irene, ti presento Silvia e Clelia, la sposa e la figlia del nostro celebre scultore Manlio», e
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«Pronti ragazzi!» sciamarono quasi ad una voce Orazio, Attilio e Muzio. «Pronti!» e quest’ultima voce non era ancor pronunciata quando una valanga di
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, Madonna? - egli le disse. - Guardate un poco questo mio occhio sinistro che per cura vostra gentile e materna non mi costò la vita!». «Orazio! Orazio
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pure e portavano ai feriti quel soccorso che la circostanza permetteva. «Ebbene, principe della campagna romana, - diceva Attilio ad Orazio - ne hai già
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infido cominciavano a risentire le nausee del mal di mare. Era durante la notte che lo Yacht doveva avvicinarsi alla costa ove si trovava Orazio con
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della recente vittoria aveva esaltati, si componeva di circa sessanta individui, senza contare le donne. L’autorità d’Orazio sulla banda crebbe invece
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quando il sole spuntava, già dominavano il vertice del monte e potevan di là scoprire il nemico da qualunque parte si fosse avvicinato. Orazio, cui
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. Poi egli doveva la vita a quel magnifico e valoroso soldato della libertà ch’era Orazio e venne a conoscer esser lui lo sposo legittimo di sua sorella
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. «Anche Gasparo, il valoroso principe dei banditi, potrà contarci qualche cosa della sua vita avventurosa», disse Orazio: ed il vecchio che forse
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Orazio dopo aver accolto e lodato i nuovi amici e fratelli pensò di provvedere alla sicurezza generale. Chiamò a sé Attilio ed il Principe, ormai
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», sussurrava Gasparo, col suo vocione. «Avanti!» esclamarono Orazio ed Attilio, rimasti pazientemente silenziosi sino a quel punto. Un momento d’assoluto
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lo aveva colpito nel cuore e la bella morte fu istantanea e senza dolori. Silvio cadeva accanto a Gasparo, colle due coscie trafitte. Orazio ebbe l
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a bocca aperta. Avendo Orazio dato di piglio a quel suo magico corno, comparvero come per incanto, l’uno dopo l’altro, quindici nuovi ospiti e tutti
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Dopo le accoglienze d’Attilio e d’Orazio, il suo forte liberatore, Giulia si occupò un poco anche del suo amante, che in tanta confusione era rimasto
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cocchiere ed Aurelia come cameriera, lasciando Silvia e Clelia ad una certa distanza nel bosco che tocca la sponda del mare sotto la custodia di Orazio
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riuniti i nostri vecchi conoscenti, Attilio, Muzio, Orazio, Silvio e Gasparo, e con loro tutti quelli dei trecento su’ quali la polizia non aveva
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Dogale che dava sulla laguna, in compagnia delle nostre belle romane, di Muzio, Orazio e Gasparo, ascoltava un vecchio Cicerone che gli narrava le
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mano su quella setta di malvagi, vero flagello del genere umano. Nelle galere pontificie, io seppi di voi. Orazio, della coraggiosa vostra resistenza ai
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a capo basso attanagliato nei polsi da Orazio e da Attilio mentre Muzio apriva la via, non facile ad aprirsi, in mezzo a quella moltitudine
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atto di presenza nelle robuste mani di Orazio e de’ suoi compagni e servivano d’efficace aiuto al nudo coltello dei trasteverini. Birri, carabinieri
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» disse finalmente Silvio ad Orazio, «e vi ho veduto un finimondo, che è impossibile esattamente descrivervi: I cittadini che gli affari o la necessità
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dal governo dei preti. Però, Orazio, si ricordò che aveva seco l’inseparabile corno, lo trasse fuori e cominciò a ripetere alcune note che già udimmo
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bevo, - egli disse -, alla grande nostra fortuna, d’aver incontrato finalmente dei nemici degni di noi in questo paese». Orazio rispose: «Io bevo alla
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col suo caro leone di mare a lato i marosi le sembravano assai meno spaventevoli. Orazio e Muzio stavano insieme in un canto del salone conversando
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erano introdotti molti dei più coraggiosi d’ogni provincia italiana. I nostri vecchi amici Attilio, Muzio, Orazio, ecc., erario al loro posto per
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principe per mettere i suoi amici a parte dell’imminente duello. Orazio specialmente il cui animo ardente ei conosceva e che non avrebbe concesso ad altri
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occhi di Muzio! di Muzio che si trovava all’altra estremità della mensa, collocato fra Attilio ed Orazio niente meno! Assuefatta a vedere il suo
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Solitaria con semplice e patriarcale cerimonia perché là non vi son preti». «Per la grazia di Dio!» interruppe Orazio, come in un soliloquio; poi
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amica dei preti. Municipio lì non ve ne era, né altra autorità all’infuori di quella dell’onesto lor salvatore Orazio e la propria per supplirvi. Non
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armati contro l’unità nazionale. E quanto tempo ci vorrà ancora per portarli sulla buona via? Che i briganti non sieno tutti assassini lo prova Orazio
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rigava la rosea guancia del biondo figlio della Britannia. Egli accennava ad Orazio ed Irene che tanto lo avevano amato ed eran stati i suoi salvatori. L
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voglio essere tua in eterno!" e mi abbandonai così dicendo nelle braccia di lui. Dopo pochi giorni di preparativi io seguiva Orazio in questa foresta e
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Era la vigilia di Pasqua, tutto si trovava in ordine nel castello ed i proscritti che non eran di guardia stavano con Orazio, Attilio e le donne
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Orazio e la sposa nella propria stanza aveva data loro la ingrata e dolorosa notizia. Gasparo, di tutti il più addolorato, dopo Irene, avea col