Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
ad onta di tante circostanze a noi sfavorevoli. A Mentana, io ho veduto i mercenari fuggire colle baionette alle reni dai nostri catenacci,
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Il sito adunque ove Marco Lucullo edificò il suo castello era lo stesso in cui noi lasciammo la nostra Clelia coi compagni e forse alcuna fra le
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La prima voce che s’udì nel loggione era voce d’uno da noi conosciuto: la voce di Attilio. Attilio, l’intemerato, a vent’anni era stato con voti
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ricordarvi che l’impresa è difficile quindi degna di voi. Se alcuno però, piagato nei piedi o indisposto, non si sentisse di seguirci, torni. Noi non gliene
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meritano d’esserlo, ma non esprimeva le sue opinioni che con noi e coi nostri intimi; come ha potuto destare sospetti nella polizia?». Clelia non piangeva ed
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Noi già dicemo che Roma è la terra classica delle belle arti. Là sono ammonticchiate le ruine del mondo antico coi loro templi, colonne, obelischi
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Tre donne di rara bellezza sopraintendevano alla cura dei feriti ed al nobile e gentile loro aspetto, noi riconosciamo le nostre eroine: Clelia
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moderantume. I nostri amici di fuori sonosi rappattumati vergognosamente con questi nemici d’Italia, ma noi!... come lo potremo mai? Potremo noi vivere in
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uccidersi ma d’altra parte, tocca a noi, iloti ancora dei prepotenti della terra, paria dell’Europa, a predicare la pace individuale e generale? a noi, il
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voi s’imponeva la stessa tirannide e la spazzaste come la fantesca spazza le immondizie. Noi soli!... garruli, pieni di preterizioni, vani
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nefando delitto che abbiamo narrato e noi ritornando sulla stessa piazza vediamo appoggiato ad una delle colonne del Panteon un mendico avvolto nel
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compagni e veramente io udii battere in ritirata il nemico perché i passi che noi distinguevamo perfettamente rimanendo in silenzio assoluto si
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vi debba sostenere». «Sì - disse Muzio, che ruminava tra i denti da un pezzo la parola longanimità. - Si! la pazienza è la virtù del somaro e noi
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il ragazzo?» dimandava Suor Flavia ad Ignazio. «Il ragazzo - rispondeva costui. - Non abbiamo noi l’orfanotrofio? Egli là sarà al sicuro dagli
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ha inaridito quel terreno fecondo. In quella mattina, da una carrozza giunta al crocicchio di casa Marcello, scendevano quattro donne che noi
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dibattevano tanto più noi godevamo nella speranza che quelle brevi pene fruttassero loro il gaudio eterno, dove speriamo di trovarli salvi nel santo
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Ma questi sono pochi e la maggior parte dei nobili e i veramente nobili d’animo si avvicinano a noi, ed accomunano le loro alle aspirazioni nostre
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ricompense di molto oro e quant’altro potevano desiderare. Povero popolo di Roma! E chi dobbiam contar noi sotto quella denominazione quando si sia
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circostanze da noi conosciute. Veramente la condizione dell’ultimo rampollo della famiglia Pompeo, s’era migliorata assai in questi ultimi tempi. Siccio
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capricciosa e maestra mano: capriccio, forse ingiustizia relativamente ai molti che non ricevono tale favore, ma dono che noi ammiriamo sempre con piacere
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, soggiunse, con due compagni". In luogo di cacciatori ti giunse adunque la selvaggina, o Lelio, ma poche parole: dacci da mangiare e da bere che noi si
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consacrato corpo ed anima alla causa nazionale, e parlò loro così: «Noi fummo felici nell’ultimo incontro, è vero; credo però esser questo sito ormai
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sia la forza che noi abbiamo a fronte, dobbiamo caricarla in massa col pugnale alla mano. I primi venti della tua schiera, disse a Mimo, marcino radi e
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Il popolo avea trovato capi atti a guidarlo e vi fece il suo dovere. Alcune delle vecchie carabine da noi conosciute nella campagna di Roma facevano
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Muzio, - diceva Attilio, - persuadile finché c’è tempo ad uscire dalla parte di dietro dello stabilimento e mettersi in salvo. Di’ loro che noi le
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tutti di Roche e che per noi della lingua del sì sono ben difficili a pronunciarsi». «Ma anche voi siete della lingua del sì signor spagnuolo?» gli
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. È un inviato di Roma, e certo c’è del nuovo per noi. Colui è Cencio. Addio!». I nostri lettori ricorderanno l’agente subalterno di Don Procopio, per
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compagni nelle vicinanze del palazzo. Non ti muovere sinché io non sia di ritorno». Noi sappiamo quanto il povero Muzio amasse la bella straniera, pure
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fandonia su quella morte e l’avviso d’un vecchio senatore prevalse su quello degli altri sul da farsi. - Noi conteremo al popolo - disse il vecchio: - che
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macerie e subito che vi sia tanta luce da poter mettere il piede sicuro sul sentiero della foresta noi dobbiamo internarci allontanandoci dalla sede dei
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condizioni, davansi poca briga di allontanarsi. A noi però, durante questa sosta, converrà tornare ad alcuni personaggi principali e cari della nostra storia
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della Lombardia». «Oh! - ripigliò Attilio con veemenza. - Noi sappiamo distinguere la Francia generosa, ed i suoi prodi, pronti sempre a spargere il
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, se fossero cadute in potere di un tal brigante; ma non fu così: altre bande della peggior natura da noi descritta incontrò la gentile comitiva mentre
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questo è uno sparo del nostro amico; sta pur sicura, mamma, che presto noi lo vedremo qui di ritorno con della selvaggina». Un abbraccio amoroso alla
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tra i tre, ed in meno ch’io nol dico, i due assassini erano rovesciati nella polve. Vedendo il domestico rialzarsi e venire a noi, lo sconosciuto mi
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tempo della Repubblica ed allora noi potemmo vederlo. Il principe C...., fratello della nostra Irene, avea per i racconti de’ pastori avuto sentore d
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escursioni pei dintorni di Castel di Guido avevo scoperta l’entrata del sotterraneo che noi abbiamo lasciato e moltissime volte colle mie torcie a vento
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cominciò: «Giacché noi dovremo viaggiare per sotterranei e catacombe, vi voglio raccontare un fatto che accadde proprio a me, or fan pochi anni, nelle
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Noi vedemmo Attilio, Silvio e Manlio, dopo che quest’ultimo fu liberato, incamminarsi per la campagna e dirigersi per l’appunto verso la dimora di
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questo quarto era niente meno che il nostro vecchio e ben noto Gasparo. Gasparo, dopo i fatti da noi raccontati nei capitoli precedenti, toccato il suolo
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accompagnarci e testimoniare all’E. V. ch’ella sin da fanciulla conosce la nostra famiglia e può giurare non esserci noi frammischiati mai in cose
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». «Qui in questa selva - disse Orazio - noi terremo testa all’intero esercito del Papa. Qui gli antichi Etruschi dopo essere stati disfatti in battaglia
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forte di noi questa nostra debole natura umana. Lo stupore dei viaggiatori si accrebbe ancora quando il brigante uscito dalla sua posizione contemplativa
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, guidandola sulla via della religione del Vero. Noi ne seguiremo le orme tra il clamore delle moltitudini entusiastiche, festanti, alla vista dell’uomo del
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infelice che colpevole, abbisogna di protezione e tu generoso non gliela niegherai. Vanne e l’accompagna, ed il giorno della riscossa, noi siamo certi
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Basilica di S. Paolo che fingeva d’essere sviscerato amico vostro ed a cui noi fummo così larghi di simpatie e di favori? Ebbene! il mostro s’era innamorato
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di voi e noi non potremmo accogliervi in nostra compagnia». «Delitti! - rispose altiero il bandito. - Io non ho altro delitto che di aver purgato la
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povero, i depravatori di una nazione di venticinque milioni. Là nel Palazzo Corsini stanno Procopio ed Ignazio che noi conosciamo e di cui conosciamo i
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di quella schifosa creatura come una foglia d’autunno e noi feci, e fu bene, perché senz’essa avrei avuto immense difficoltà a rivedere la luce del
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Irene contraccambiarono quattro paroline, siccome è uso del bel sesso, sulla reciproca loro storia. Di Silvia e Clelia noi già lo sappiamo e ne resta a