Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
esistente con magica somiglianza, come è bello veduto dalla tua tolda! E come è bello quando increspato dalla brezza, dolcemente tu gonfi l’eburnee tue ali
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mondiale, è cosa da fare spavento! Dalla posta vi arrivano le lettere insignificanti dopo d’esser state aperte dalla polizia, ma nessuna di quelle che
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Giustizia! santa parola, prostituita, derisa dai potenti della terra! Cristo era inchiodato sulla croce per mano della giustizia, Galileo dalla
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fino allora nella Solitaria e giurò che non tornerebbe tra questo popolo infelice se non quando Roma, libera dalla peste pretina, le permetterebbe d
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via che dalla Lungara ascende al monte Gianicolo, non lungi dalla fontana di Montorio, era posta la dimora di Clelia. La sua famiglia era di artisti
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Chi potrà negare: essere questa Italia un pandemonio? Eppure! ove si trova un paese più favorito dalla natura: con un cielo unico, un clima stupendo
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sono i tiranni. Vi sono, è vero, delle eccezioni, ma queste hanno generalmente la loro origine in cause che potrebbero aver nome diverso dalla
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abbandonano la prole. E Cencio destinato dalla madre allucinata a grandi cose non curò imparare l’arte del padre, si diede dell’aria e finì, ostentando una
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non dormiva, sonnecchiava. Coll’indole sua delicata e gentile essa era stata troppo scossa dalla sequela di così terribili avvenimenti. Madre
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un osservatore dalla spiaggia, non per il nostro Manlio né per la povera Aurelia, che ambedue per la prima volta gettati loro malgrado sull’elemento
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dalla sacrilega bocca che il demonio chiude con una mano di ferro.
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, meditando sulla sorte di questa bella, grande ed infelice nostra patria, nell’immaginazione mia, me l’ho figurata: un carro tirato avanti a stento dalla
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giustizia di Dio! «Morrà di ferro chi uccide col ferro! Perché i romani vollero dominare il mondo? perché dalle fertili contrade assegnate loro dalla
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. Fregandosi gli occhi acciecati dagli sprazzi del mare e dalla pioggia che gli flagellavano il volto parvegli scorgere sulla cresta di un maroso che
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passeggieri romani in ispecie ed in quella bellissima mattinata primaverile esso spuntava dalla punta settentrionale dell’isola già a vista degli
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qualche pezzo grosso, e l’occhio suo penetrante, dallo indietreggiare, dalla titubanza e dall’irresoluto contegno di lui, istintivamente aveva augurato
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dalla barba bianca seduto sulle nubi; che una donna, madre d’un bellissimo maschio, era una vergine e che un pezzetto di pasta che voi inghiottivate era
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durante il pasto motti graziosi, massime sul conto del piccolo John che, eccitato dalla Clelia a parlare italiano principiava, com’era naturale, col dire
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Venezia, seguendo l’impulso della sorella lombarda, lavava nel sangue molti anni di umiliazioni e di servaggio. Non così ora. Essa sorge dalla
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mente, io camminava al chiaror del mio cero, scioglievo il filo del gomitolo e procedevo procurando di seguire la direzione indicata dalla ristretta
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a loro consegnato dalla Rivoluzione, che altro per sé non volle che il bene e l’unità nazionale. Quindi l’Italia da tanti secoli divisa, depredata
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noi calpestati nei nostri diritti, nella nostra coscienza e nel nostro onore dalla più vile scoria della nazione nostra!? A noi, che per vivere, per
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dicendo scese dalla tribuna, e si confuse nella folla tranquillo ed altero, mentre dei Romani non uno gli chiese conto di un torto. E sì a molti dei
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gradini della scala più per cerimonia che per bisogno essendo già ben rischiarato dalla lampada l’ampio scalone d’una casa delle più opulente di Roma. «Ov’è
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glorioso. Il governo di Roma, spaventato dalla notizia di tale avvenimento, diede ordini ad un corpo di nuovi soldati stranieri, da poco tempo al soldo
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sotto i colpi del dispotismo Europeo, spaventato dal rivivere della padrona del mondo e dal terribile incubo della repubblica, e capitanato dalla grande
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disperazione. Vagò, vagò per foreste e per monti, incalzato dovunque dalla sbirraglia del Papa e dell’Austria. Ma la sorte lo serbava a nuove fatiche ed a
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, anche se gli avversari prevalevan di numero. I preti lo sanno, e sanno pure che il coraggio disdegna essere guidato dalla viltà e sono certi che in
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. Il capitano finalmente potè ottenere dalla sua signora che scendesse in camera, il che fece, piuttosto per aver contezza de’ suoi amici che per
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davano ai cocenti raggi del figlio primogenito di Dio. I sentieri solcati dalla bufala eran quindi magnificamente ombreggiati e ben piacevole sarebbe
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di Campoformio, era corrisposto freneticamente dalla moltitudine esultante e commossa. Ed anche il solitario era commosso e tra sé pensava: «i solchi
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stata scossa dalla perdita del suo amico e padrone a cui s’era affezionato sinceramente il che provava la buona indole dell’uno e l’eccellente cuore
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scomparsi allora dalla terra». Attilio, stizzito, ma con calma, rispose: «Quando i vostri antenati camminavano su quattro gambe per le foreste della
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, sconquassata dal tempo e dalla vendetta delle già oppresse nazioni crollò, non cadde. Lo straniero suole visitare il Colosseo a lume di luna. Ma
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. Mercenarii tutti poiché qual uomo d’onore e non spinto dalla sete dell’oro potrebbe adagiarsi su tale letamaio? Il nome di soldato del papa è schernito. Lo
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doveva tenere ostinatamente sulle calcagna del principe. Per fortuna del nobile romano la cabala fallì perché il segugio era stato tolto dalla pesta e
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, raffermato nella strage dei poveri Romani operata dalla schiuma di canaglia di ogni nazione, sostenuta dalle baionette dei soldati di Bonaparte.
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si eran nascosti qualche volta, ma frustrati dalla mia vigilanza ed impauriti dalla mia carabina eran fuggiti al mio avvicinarsi e confessarono al
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racquisto del luogotenente trovato refrigerio al suo dolore e si sentiva mosso dalla smania di udire le avventure di lui che credeva perduto per sempre. Ecco
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all’assalto e per tre volte venne respinto dalla grandine fitta di mitraglia e di palle da carabina che vomitavano i difensori del negromantismo. Chi
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seconda dei loro pensieri alternando. Alla casa di Marcello giungevasi per un viottolo perpendicolare alla strada maestra, dalla quale distava circa un
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di nuovo e sentii girare come una porta sui gangheri e nello stesso tempo un’aura, un puzzo cadaverico mi giunsero dalla parte esterna e mi colpirono
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Muzio, - diceva Attilio, - persuadile finché c’è tempo ad uscire dalla parte di dietro dello stabilimento e mettersi in salvo. Di’ loro che noi le
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liberi col sangue degli oppressori. Egli fu accolto dalla giovine brigata con indulgenza, con entusiasmo ed ebbe l’importante missione di guidare il
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trionfo, e contento di sé, passeggia da dominatore nella folla, colui che senza merito proprio ebbe dalla natura forme prestanti e forse bello spirito
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, piangendo dalla fame e dal freddo. Siccio, l’onesto Siccio, non lo dimenticò. Pratico della casa profittò della confusione dei depredatori, e col pretesto
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Orazio scaricato i due tiri della sua carabina quando un movimento dei cespugli lo fe’ accorto che qualche cosa s’avanzava verso lui dalla parte più
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. Dopo due giorni dalla sua partenza da Porto d’Anzo, la Clelia entrava con vele e bandiere spiegate a Porto Longone. Appena ancorata i nostri amici
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fu presto trovato dalla coraggiosa straniera. «Io - essa soggiunse, - ho il mio yacht a Porto d’Anzo». Il mio yacht!, ma questa parola sarà
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quella parola sull’animo di Clelia, - però badate, niuno può fuggire dalla spada della giustizia! e Manlio cadrà sotto la doppia colpa d’essere stato il