Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
a loro non gli resta che la millanteria dei tempi passati. Pare impossibile! a qual punto le nazioni sono corrose dal despotismo e dal prete
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aveva presso di sé quasi tutto l’equipaggio, ognuno fortemente tenuto per non essere portato via dal mare; i timonieri (poiché due erano al timone
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trovato. Onesto carpentiere, il padre avea sposata una di quelle tante donne uscita dal connubio dell’alto clero con femmina Romana.
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’abito sacerdotale o laico, che infestano questa società corrottissima. In fine si potrebbe asserire senza pericolo di allontanarsi dal vero: che la
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mani e volevano a qualunque costo aspettare la manna dal cielo, e dal beneplacito dello straniero, la libertà della patria. Che importava loro del decoro
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che si precipita nel Tevere per fuggire dal Campo di Porsenna. Oh sì! era pur bella Clelia! E chi poteva contemplarla senza sentirsi ardere nell
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poiché il dispotismo dei preti è il più esoso di tutti, il più degradante ed infame, si può tenere per certo che il cospirar dei Romani dati dal dominio
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un cimitero? O Beccaria! le tue dottrine sono sante! io ripugno dal sangue! ma non so se l’Italia potrà liberarsi da’ suoi tiranni dell’anima e del
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vele spiegate dal porto d’Anzo ed orzando a maestro
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per Porto Ferraio o Longone onde riparare le sofferte avarie che non erano poche. I due palischermi erano stati strappati e portati via dal mare
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Lasciamo per un momento queste scene di desolazione e d’orrore, quest’atmosfera infetta dal fiato prestilenziale de’ carnefici e seguiamo sulla
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l’animo mio fu ringiovanito dal loro fervido amore di patria e dell’umanità. Vicenza, Treviso, Udine, Belluno, Feltre, Conegliano, mi accolsero
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questa sarà certo la corrispondenza gentile d’amorosi sensi a cui l’Onnipotente informa le anime che non furono infette dal soffio avvelenatore del prete
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uscito dal porto si trovava tutt’altro che in istato d’inviare imbarcazioni alla costa; anzi coll’imperversare della tempesta egli temette per la
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, sconquassata dal tempo e dalla vendetta delle già oppresse nazioni crollò, non cadde. Lo straniero suole visitare il Colosseo a lume di luna. Ma
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abbiamo operato in queste infelici provincie tanto desolate dall’eresia. Affrancati dal duca di Monfort già trentasettemila di questi nemici della
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, veramente portentosi, ma dei progressi morali specialmente. L’emancipazione del popolo dal prete è un gran fatto non interamente avverato, ma che cammina a
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, perseguitati dal governo imperiale di Roma, allora pagano, con atroce accanimento, si rifuggivano nelle catacombe, per salvezza sovente e sovente per potersi
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cinquecento passi. Entrati che furono nel viottolo (e già cominciava ad albeggiare) l’abbaiare d’un cane scosse Camilla dal suo letargo e sembrò
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mio piano» soggiunse, «è questo: io andrò dal custode delle carceri con Muzio per le chiavi e tu guida Silvio co’ suoi dieci per assicurarti dei birri
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fanciulla che affrontò un demone quasi certa di perder la vita, per non soggiacere al vituperio!». Così, con enfasi sclamava Giulia, e veramente dal
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, strideva, minacciava rovina. La parte destra della Clelia in pochi minuti fu sommersa dal mare ma l’agile legno saltava sui marosi spumanti come un
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dal governo dei preti. Però, Orazio, si ricordò che aveva seco l’inseparabile corno, lo trasse fuori e cominciò a ripetere alcune note che già udimmo
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delle cerimonie predilette del popolo di Venezia, quando questo popolo era padrone di sé, aveva un governo proprio e questo governo era presieduto dal
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imperversato sul mare e la stretta bocca del porto di Cesenatico era un frangente. Immensi furono gli sforzi che si fecero per uscire dal porto co’ bragozzi
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connivenza, dal mutuo accordo de’ preti con un pessimo governo. Voi trovate miseria, ignoranza e debolezza, umiliazione allo straniero ove dovreste
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Marcello, ora occupata da Camilla e dal giovine Marcellino. Essi camminavano silenziosi, ciascuno sotto la grave soma de’ suoi pensieri. Manlio contento
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compagni d’Orazio ve n’erano di ricchi, di nascosto dal governo ricevevano sussidi dalle famiglie di Roma e quindi potevano provvedere la loro nuova
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Romani, e qui in un’ultima battaglia sparì dal novero delle genti italiche il più antico, il più celebre ed il più civile dei popoli della penisola
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buona figura: Un po’ noiato dalle superflue cerimonie egli non dié segno d’impazienza e la noia in parte gli venne compensata dal piacere di sorreggere
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sul da farsi. Dal 15 febbraio eran rimasti in Roma per tentare la fortuna; ma la fortuna di Roma era intricata in un labirinto tale che tutto il
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appartato dal mondo ove altra traccia di creatura umana non si distingueva che quella da loro stessi solcata sull’erba. Dopo un momento di riposo la
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lontana dal mare, vi era una villa proprietà di mio padre da noi abitata nelle nostre escursioni estive. Io amava la vista del mare, quivi vivea più
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’ loro occhi veggenti, portata per aria dagli spiriti e più nulla se ne era saputo ad onta delle minute indagini fatte praticare dal padre in tutti gli
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state arrestate. Appena però Silvio giungeva all’estremità del sotterraneo alcune fucilate dal di fuori annunziavano il conflitto, mentre rientravano
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stesso Governo Italiano, votata e sancita dal suo Parlamento: ecco l’opera del Governo. Io credo che governo più codardo sia impossibile trovare nelle
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medio ceto, pochi barcaiuoli e pochi mendichi. Nella campagna, ove l’ignoranza mantenuta dal pretismo ha gettato ancor più forti radici, la gente
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sotto i colpi del dispotismo Europeo, spaventato dal rivivere della padrona del mondo e dal terribile incubo della repubblica, e capitanato dalla grande
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potersi distinguere un palmo solo del suo lastricato. Dal balcone del palazzo Zecchin, parte dell’antica Procuratia che limita la piazza a tramontana
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e di rabbia, furono numerosi gli arresti ed i torturati, ed anche rinvenuto dal terrore il prete si dava alle sevizie, condizione essenziale per
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sotterraneo dove toccava loro come capi a scendere gli ultimi e non i primi, giunse a rimoverle dal loro ostinato diniego. Così fu stabilito che s
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abbiamo a fronte e la cui baldanza aumenta sempre dal fuoco infernale che ci fanno contro e dai loro sguardi ed applausi che volgono verso il ponte S
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uomini da mancare al loro dovere. Il temporale fu quello che decise altrimenti. Il lieve Greco che aveva spinto la Clelia fuori dal porto a due miglia
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molto mercé la generosa provvidenza d’amici che dal continente inviano il necessario. Il numero ristretto degli abitanti rende superflui Governo e
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colpi eran battuti e le mani erano alzate per il terzo segno quando una voce dal lido, ove si trovavano le gondole gridò: «Fermi!» ed i quattro
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. Molti, come me maltrattati dal clericume, mi seguirono, ed in poco tempo formai una banda formidabile al punto che il governo papale trattava con me
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! avanti!» diceva il Prelato e tra sé: «Ma proprio dal cielo mi cade la manna quest’oggi». E passava e ripassava la mano sul liscio mento dove fra le
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Siccio diventava vecchio, alcuni malanni dell’età lo impedivano sovente di recarsi alle consuete occupazioni, e pur troppo, dal ciceronismo alla mendicità
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la sua mano dal mio petto, gli aggiustai sul muso tale un pugno che andò a ruzzolare tra le ruote del veicolo senza più articolar parola. Come ben
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del popolo dettero il sangue alla nuova Repubblica, e caddero protestando contro il barbaro dominio sacerdotale. E dal meditare sulle memorie recenti