Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
detratto tutto quanto v’era di popolo pretino? Togliete Papa, cardinali, monsignori, preti, frati, accumulati lì, dell’intiero globo, con donne, con
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e la sera dopo la preghiera e dopo innumerevoli meriti acquistati, sono da me benedetti con la papale benedizione che V. S. mi concedette di largire
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«Dondola, o graziosa Naiade, gli eleganti tuoi fianchi sull’onda Mediterranea. Io ti rivedo commossa con tutto l’affetto dell’anima mia! E perché non
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Repubblicano con gli Scipioni. Dopo la battaglia di Zama,
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chiesero impauriti la vita dopo che s’erano macchiati contro i loro vincitori con atti infami da veri vandali quali sono e saranno sempre. Se la mia penna
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italiane di fuori non avessero gridato «alla moderazione, all’ordine!» era questo il momento di farla finita con quella canaglia, morbo e disonore
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Orazio si mise a percorrere in su ed in giù la spiaggia con l’intento di prestar aiuto se ne fosse stato d’uopo a qualche naufrago. E non fu invano
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trovato. Onesto carpentiere, il padre avea sposata una di quelle tante donne uscita dal connubio dell’alto clero con femmina Romana.
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lasciare la tolda - ci ha portato via il nostro John!». «Povero giovane!» rispose Giulia, con un profondo sospiro. Lo Yacht era orientato,
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, o a suo fratello Don Rodrigo canonico della cattedrale di Tolosa, la sacra porpora la quale egli si ha già acquistato con le sue escursioni
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ma di non ammainare nulla. Orzando in fuori con quella valentia che hanno le navi di questa specie, presto si sentirono meno i frangenti, ed
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. Esso è capace di mandare qui tutto il suo esercito e con la sua artiglieria rovesciare queste antiche mura. Io non consiglio una subita ritirata
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E dentro Roma che faceva Cucchi con tutti i patrioti Romani e delle provincie consacrati alla liberazione della città od alla morte? Cucchi, da
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, ove sul bronzo sono scolpite le mille battaglie del popolo gigante; infine meraviglie d’ogni specie che il ricco straniero visita con ammirazione e
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. Dopo due giorni dalla sua partenza da Porto d’Anzo, la Clelia entrava con vele e bandiere spiegate a Porto Longone. Appena ancorata i nostri amici
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Torniamo alla bella omonima del superbo e valoroso Yacht ed ai suoi compagni di solitudine. Orazio, siccome era convenuto con Giulia, accese un bel
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. Alla difesa di Roma ho veduto gli artiglieri Romani combattere con tale coraggio da andarne superbo, ed ho pure veduto i pochi dragoni, allora esistenti
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e di Roma. Io ho veduto greci in Costantinopoli inchiodati per un orecchio alla porta della loro bottega e lo straniero passando sogghignare con
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con piccola brezza da Greco, cominciava a graziosamente dondolarsi con un po’ di mare a traverso. Dico «graziosamente» per il capitano Thompson o per
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, verdeggianti zolle della foresta, sedevano i capi e con loro quelle preziose donne che la sorte come per incanto avea riunite così attraenti, così
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e lo spirituale con lui?». Frattanto i tre cadaveri penzolavano dalle finestre e siccome in quella tana di birbanti uno diffidava dell’altro, niuno
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suscitando dovunque quel brigantaggio che devasta ancora le nostre province meridionali con ogni specie di orribili delitti per tentare la
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compagni che avevano prese direzioni diverse per sfuggire al nemico, perché così erano d’intesa con me, furono arrestati tutti dagli Austriaci e
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che non se n’era accorto, perché si trovava con le spalle voltate; ma vedendo ch’egli avea certe braccia abbronzate e nerborute si sentì preso da un
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Un piccolo tocco sulla spalla scosse il mendico dalla sua immobilità contemplativa. Si volse e con piglio famigliare disse al sopravvenuto: «Sei qui
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approdò la gondola ben lo accennavano. Non atrio, non peristilio con colonnato ma semplici scalinate al di dentro e al di fuori. Non tappeti sulle
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, gli ufficiali stranieri non mancavano d’intavolare discorsi sulle faccende di Roma e della giornata: e come al solito con poco rispetto per il popolo
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, dormivo con un occhio aperto e quando uscivo di casa avevo meco due amici fedeli, il mio Lione e la mia carabina, con tutti gli accessori. Lione a cento
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dovesse conoscere con chi aveva a che fare e di che si trattava, mentre alla prima occhiata aveva riconosciuto le sue interlocutrici. «Venga dunque la
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Chi potrà negare: essere questa Italia un pandemonio? Eppure! ove si trova un paese più favorito dalla natura: con un cielo unico, un clima stupendo
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’anima la viva fiamma che usciva dalle sue luci? Ma le Eminenze? Codeste serpi della città santa, i cui cagnotti con ogni più vile arte di corruzione
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Curia romana una sentenza di morte, era stata pronunziata contro il principe T., fratello della nostra Irene, e Cencio con otto sicari della santa sede
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Siccio, ripensando alla trama scellerata con cui egli era stato ridotto alla presente poverissima condizione, sdegnava di posare davanti a persone che
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conosciamo e s’incamminavano verso l’abitato. Con che gioia si abbracciassero padre, madre e figlia lo lascio pensare a voi, dopo tanti disagi e tanti
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. Domenico di Guzman, patrono di Torquemada e di Arbuez, diretta a Papa Onorio III, nella quale, con un cinismo spaventevole, con una crudeltà tanto
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accaduti nella campagna di Roma stavano in attesa dei loro Capi, allontanatisi per alcuni giorni con missioni importanti. Chi precedeva la banda or giunta
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, quell’esercito straniero, che sbarcato a Civitavecchia, se ne era con fraude impadronito, e col fallace titolo d’amico, s’avanzava su Roma, beffandosi
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fede. Un’altra giovinetta di Belial alla quale i soldati del Duca in punizione di aver alimentato le carni di un eretico strapparono dall’ossa con
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fanciulla che affrontò un demone quasi certa di perder la vita, per non soggiacere al vituperio!». Così, con enfasi sclamava Giulia, e veramente dal
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ma nel sito ove si trovavano i nostri viaggiatori appena se ne sentiva il soffio. «Signora Silvia, - diceva Orazio: - voi con Clelia, adagiatevi qui
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per un momento lo sguardo de’ loro sultani, Oggi le cose corrono alquanto diverse: benché vi siano dei principi con tanta autorità quanta ne avevano
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furiosamente, ed in questi mari la caduta del mercurio è segno infallibile di forti venti da Libeccio. Come dicemmo, la Clelia usciva con tutte le
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condannarli subito ma per esercitare con essi quella carità, che il nostro Salvatore comanda, da principio si risparmia loro la vita ed invece si
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portiere riconosciuto il reverendo padre Ignazio, con un strisciante inchino lo salutò, baciògli la mano e gli fece lume accompagnandolo fino ai primi
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alzò in Roma a’ Celesti» e di qualunque dei grandi Maestri del bello. Eppure non è egli mero caso il nascer bello? e non ho conosciuto io molta gente con
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scomparsi allora dalla terra». Attilio, stizzito, ma con calma, rispose: «Quando i vostri antenati camminavano su quattro gambe per le foreste della
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Era la vigilia di Pasqua, tutto si trovava in ordine nel castello ed i proscritti che non eran di guardia stavano con Orazio, Attilio e le donne
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, quel fedelissimo ed amoroso servo che lo aveva raccolto bambino, salvato e nutrito con tanto affetto, era morto ed avea, pria di morire, trasmesso
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ancora cento passi all’ingiù verso la Lungara che il nostro amico già si trovava sulle sue peste seguendolo con aria sbadata come chi nulla avendo da
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occhiate incendiarie. Così retrocedevano a bordo, accompagnati dall’intiero villaggio con suoni ed evviva generali.