Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico
sul lastrico d’irregolari macigni che ivi formavano mosaico. Per buona sorte Giulia non era confusa come il nuovo compare e col contegno suo freddo
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inquisitori, si divertirono a trucidare quegli infelici nostri compagni a colpi di baionetta e col calcio dei fucili.
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catechizzarono i soldati in modo che nell’ordinanza di marcia, col pretesto che lor toccava la destra si ammutinarono. Gli ufficiali che volevano
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ma uomo buono e primitivo com’era, e un po’ fiaccato da quelle maledette nausee altro non faceva che sforzarsi col miglior modo possibile a
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unica lasciò scoperta e lì la caccia col vischio, colla rete o col piombo micidiale in quell’ora che la povera innocente vi cerca rifugio e ristoro
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, piangendo dalla fame e dal freddo. Siccio, l’onesto Siccio, non lo dimenticò. Pratico della casa profittò della confusione dei depredatori, e col pretesto
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quella dei prodi miei ufficiali!... Ricordiamola questa recente storia: poi ditemi come si fa a non intingere la penna nel fiele, a non temperarla col
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Gli eroici Cairoli ed i loro compagni pagavano col loro sangue il sublime loro patriottismo e la generosa solidarietà cogli insorti Romani. L’alba
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, cui uccise col mortifero veleno dell’errore. Egli li sottopone prima a tormenti per costringere la loro ostinazione a manifestare gli aderenti. È
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concittadini. La Nazione italiana vide alla luce del sole il ceffo deforme degli impostori, marciare col crocefisso in mano alla testa delle masnade
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, Eliogabalo, ecc. Di quei sotterranei ve ne sono di diverse specie. Alcuni scavati e costrutti col divisamento di conservarvi i cadaveri, altri per il
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giustizia di Dio! «Morrà di ferro chi uccide col ferro! Perché i romani vollero dominare il mondo? perché dalle fertili contrade assegnate loro dalla
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troppo sovente s’intinge nel fiele e se sovente si tempera non col gentile temperino ma coll’acuto triangolare, terribile pugnale del carbonaro, ne ho
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veleggiò, il vento spirò favorevole ed all’alba dell’altro dì, quattro dei bragozzi, uno dei quali col solitario, Anita, Cicerovacchio e i figli, con Ugo
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avamposti dei papalini e col pericolo d’essere assaliti ad ogni momento. «Che importa! - dicea l’intrepido Enrico. - Noi siamo qui venuti per pugnare
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fuoco, come se fosse in un letto di piume. Orazio dopo aver percorso la spiaggia un gran pezzo ad onta dell’infuriante tempesta col timore e la speranza
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durante il pasto motti graziosi, massime sul conto del piccolo John che, eccitato dalla Clelia a parlare italiano principiava, com’era naturale, col dire
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Le macchie del servaggio e le rughe della miseria il popolo alla fine le lava e le spiana col suo sangue. La classe intelligente e ricca dovrebbe una
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, vera giustizia, sia essa fatta col pugnale o col cannone, mentre là in quella tana di iene sollazzano, banchettano i depredatori delle sostanze del
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Polizia. L’assenza dei preti è la maggior benedizione dell’isola. Dio vi si adora come si deve, col culto dell’anima, senza sfarzo, nel grandioso tempio
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sia la forza che noi abbiamo a fronte, dobbiamo caricarla in massa col pugnale alla mano. I primi venti della tua schiera, disse a Mimo, marcino radi e
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ornata la meravigliosa metropoli del mondo. E lo seguiva Attilio col presentimento di seguire un ribaldo, uno stromento d’infamia la cui meta fosse
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spada del capitano e gli si avventò addosso col pugnale nella destra. Lo spagnuolo, che era piccolo di statura ma agile e svelto, lottò, dimenossi per
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straniero ed ai preti suoi manutengoli, assuefatti a servirsene di villeggiatura, poi devastarla e prostituirla! Il solitario, col caro peso della compagna
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amo d’amore che non posso descrivere. Vieni col tuo esercito di sgherri, fossero essi mille volte più numerosi. Vieni! e tocca soltanto il lembo della
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fecero saltare una caserma di zuavi con una mina e col solo coltello pugnarono da disperati contro la famose carabine dei mercenari. In Trastevere s’eran
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caratterizza sempre il gesuitismo governativo), dopo avere ingannato il paese e l’esercito coll’occupazione di alcuni punti del territorio romano, col
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silenzio, dimandando con titubanza a Giulia: «E Manlio, ove l’avete lasciato?». «Manlio, - ripose la bella inglese -; trovasi col Solitario e l’ho
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, l’occhio di Muzio si fermò su di una figura ben conosciuta che si teneva in piedi in una gondola col gomito appoggiato al felze e stava per approdare
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. Sulla caserma si dirigeva Cucchi coi suoi luogotenenti Bossi ed Adamoli ed alla loro voce e col loro esempio la gioventù romana si precipitava
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marinari dalla prora stavan col serrabozze
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. «Buon giorno monna Silvia». «Buon giorno», rispondeva l’addolorata asciugandosi gli occhi col fazzoletto. «Ecco qui» diceva Aurelia, «il nostro
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, copriva col nero suo manto la città eterna. Per le vie silenziose, i passanti s’eran fatti più radi, l’ombre dei palagi e dei monumenti si confondevano
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ed il sole nel suo glorioso variopinto manto stava per nascondersi oltre le onde del Tirreno quando Clelia rivolta a John che col predominio della
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badessa col lume, io seguivo a poca distanza e le giovani chiudevano la marcia. Scendemmo forse cinquanta gradini, entrammo in un corridoio non molto
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balzelli e d’imposte, non vi prendevan i figli a servire i capricci di un despota, più o meno mascherato da liberale, col pomposo pretesto di servire
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voce nella selva. Il prete, col volto di bragia, stringeva col braccio destro la fanciulla e con tutta la sua forza cercava di trascinarla avanti, ad
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scorgere particolarmente nessuno dei figli della libertà. Così i primi che si attentarono di varcare la barricata caddero col cranio fracassato dalle
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questi ultimi si trovava un maggiore, col naso enfiato, come un cocomero e coperto di striscie di cerotto. Era il famoso pugno con cui il nostro Silvio
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un’ombra di sospetto, di gelosia, non annuvolò la sua fronte al lasciarla così sola in compagnia dell’avvenente suo amico. E Giulia, sola col più bel
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vedi, - gli disse il suo amico, - quel ceffo camuffato col berretto alla veneziana frammischiarsi fra quei buoni popolani veneti? Egli è facile il
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liberi col sangue degli oppressori. Egli fu accolto dalla giovine brigata con indulgenza, con entusiasmo ed ebbe l’importante missione di guidare il
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posta. Col primo tiro lo colpì, ma l’animale non cadde; allora Orazio lasciò andare il secondo colpo e la belva diede un lamento e stramazzò. Aveva appena
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gli ospiti accettarono volentieri. Seduti a tavola con davanti un bicchierino di Marsala, vino col quale gli inglesi amano sempre adornare le loro
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precipitazione, senza sgomento, verso la selva, col revolver alla mano. La truppa, giunta sul luogo, vedendo che tra la gente che era venuta per
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inintelligibile a chi legge, se uomo e più ancora se donna italiana. Il mio yacht Una signorina col suo yacht! Ma che razza d’arnese è questo yacht, che portano
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’ suoi compagni, coll’accettazione d’alcuni soldati romani, che non volevan più sapere di preti e col l’arrivo da Roma di vari giovani, che la notizia
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di cavalleria napoletano col suo archibugio, lo spogliò delle armi e le portò in trionfo a Roma. Ventura sarebbe stata per Giulia e le sue compagne
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Ritornati dal funerale, Attilio e Muzio si erano consultati col solitario sul modo di comunicare alla sorella l’avvenimento fatale ed egli chiamato
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volevano delle ore per intendersi, e si finiva qualche volta, dopo d’aver faticato molto, col tornare al punto di partenza. Il Principe avendo tenuto