Cipí
Orengo, Canzonette 44 Gianni Rodari, Zoo di storie e versi 45 Bianca Pitzorno, L'incredibile storia di Lavinia 46 Nicoletta Costa, Gatti Streghe
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Principe granchio e altre fiabe italiane Italo Calvino, L'Uccel belverde e altre fiabe italiane Luigi Capuana, Gli «americani» di Ràbbato Felice Chilanti, La
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, si liberò dalle unghie e fuggì. — Ah, canaglia, mi sei scappato! — urlò il gatto infuriato tenendo fra gli artigli la coda di Cipí. L'uccello
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ma solo uno riuscí a fuggire. L'altro lottò a lungo col nemico armato di scopa e alla fine, colpito alla testa, stramazzò al suolo. — Aveva troppa fame
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là e si nascose in un cespuglio fitto, accanto a Cipí. L'uomo in quel momento raccolse l'uccellino morto, mentre Cipí, che dal cespuglio lo osservava
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! L'uomo è ancora vicino, — sussurrò Cipí, — se vuoi guarire devi star quieta; e poi sono qua io, non devi temere... — Ho sete! — sospirò la passeretta
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un boccone giallo che pareva dire: son qui per voi, non scendete? — L'ho visto prima io... è mio! — disse Chiccolaggiú planando sul cortile. Ma Cipí
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delle stelle... — O bella... — continuò Cipí sempre piú meravigliato, — ma dimmi, se non mangia come noi, perché ha il becco? — L'avrà per parlare. — Ma
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, li attira con false parole e li uccide. — L'hai proprio visto coi tuoi occhi? - disse una voce. — Sí, la notte scorsa io e Passeri vedemmo i figli di
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