Cipí
ma solo uno riuscí a fuggire. L'altro lottò a lungo col nemico armato di scopa e alla fine, colpito alla testa, stramazzò al suolo. — Aveva troppa fame
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finché, con un tonfo, cadde nella cenere del focolare, si rannicchiò in un angolino e col cuore che faceva tum tum... aspettò. Ad un tratto sentì dei
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al campo un uomo col tubo luccicante fra le mani. Cipí si uni ai compagni e disse loro: — Perché avete tanta paura? È ancora lontano, lui non sa
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aprendo il becco arso dalla febbre. — Ora ti porto l'acqua, — rispose Cipí, — hai paura a star sola? Essa disse di no col capo. Allora Cipí usci dal
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e calò sul prato. Ma la margheritina non c'era piú perché l'uomo era appena passato col ferro tagliente e aveva reciso tutti gli steli, che allineati
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quel porticato... — disse col cuore in gola, — ...vicino alla tana dell'uomo: grano! Fra i passeri corse un brivido di piacere e i piú affamati stavano
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minaccioso un passero sopra di lui. — Perché io e Passeri questa notte l'abbiamo visto e poco mancava che anch'io facessi quella fine, — gridò Cipí col
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. Col cuore spezzato si ritirò sul carabiniere di sinistra seguito dai pochi passeri che gli avevano creduto e da lí osservò quelli rimasti; alcuni lo
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... — ammonì Cipí. — Provati! — urlò minaccioso quell'uccello slanciandosi col becco aperto su Cipí. Ma questa volta Cipí non si lasciò sorprendere: con una
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