Cavalleria rusticana
Allora mi contento di mangiarmele coi miei figliuoli, e far la Pasqua anch'io, piuttosto.
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Senti, senti, Pippuzza, cerchiamo di far negozio anche noi. Vieni qua, a casa mia.
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Siete venuto a far la Pasqua colla gna' Lola vostra moglie, compar Alfio?
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S'è per domani, sì, zio Brasi. Oggi son venuto a far, la Pasqua a casa mia.
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stare che son di mio marito. - La volontà di Dio era per tentarlo! Egli si metteva a cantare sotto la mia finestra per far dispetto lei che s'era
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Ma la gna' Lola, no, vedete! Quella lì mi vuol far dannare l'anima.
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Che te ne importa di quel che dice lei, se non mi vuoi far morire disperata?
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No, tu vai a far vedere alla gna' Lola che m'hai piantata qui per lei; che di me non t'importa!
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Non ci andare, Turiddu! Non andare in chiesa a far peccato oggi! Non mi fare quest'altro affronto di faccia a quella donna.
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Non ci pensate, che capiterà qui in piazza. Ora abbiamo a bere un dito di vino tutti qui, amici e vicini, alla nostra salute, e far la buona Pasqua
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Dico così, come parla il vino, che ne ho bevuto un dito di soverchio, e vado a far quattro passi per dar aria al cervello. E se mai ... alla Santa
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Vado per un servizio, madre. Non ne posso fare a meno. Datemi la chiave del cancello, che esco dall'orto per far più presto. E voi, madre
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