Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta
............................................... 18 » IV. Il lutto....................................................... 34 » V. Il chiostro
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di quarant'anni una giovanetta palermitana, che ne contava appena quattordici. Teresa Cutelli (così chiamavasi la donzella) mi metteva alla luce il
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Il giorno 21 marzo, dedicato a san Benedetto, presi l'abito di educanda. Le monache non eransi sollecitate di vestirmi prima, per rispetto alla morte
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L'anno del noviziato fu per me un anno di calma, se non voglio dire di morale depressione. Morto il passato, estinto l'avvenire per me; le memorie un
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diranno: Signore, quando, vedntovi affamato, vi abbiamo satollato?.... Ed il re loro risponderà: In veritià, ve lo dico, ogni qual volta l’avete fatto a
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. «M'intenerisco, dice il profondo Herder, alla vista di quella soave solitudine delle anime, che, stanche del giogo e della persecuzione de' loro simili, trovano
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casi, altrettanto degni dell'attenzione del governo, che della pubblica curiosità. Una monaca non poteva o non voleva toccar mai la carta; il contatto
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tanto numero non si trovi quell'uno, che sappia come strapparti all'iniqua fine. Non potrei cercare un esempio più chiaro di questo per mostrare che il
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, scrisse il più acuto e più arguto de' critici tedeschi, mancato non ha guari alle lettere, che il maestro Gioacchino Rossini era il solo uomo di Stato
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edifizi: gli uni sacri alla devozione, gli altri dedicati al sollazzo. Ora il convento di femmine, che forma un piccolo Stato repubblicano, posto sotto
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compiangere le mie sventure. Il dolore di non averla potuta abbracciare, neanche vedere un solo istante prima ch'ella si separasse da questo mondo, mi fece
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Il cardinale Riario Sforza venne esaltato alla sede arcivescovile di Napoli sei mesi dopo la morte di Caracciolo, suo predecessore, e dopo il
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dai parenti, ed il menomo sintomo di mutazione, il menomo movimento popolare mi faceva balzare il cuore. I conventi di Napoli sono stati d'ogni tempo, e
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sessantamila anime, votava alla Madre di Dio una picciola cappella. Quando poi nel 1575 rinnovellavasi il morbo per tutta Italia, senza che penetrasse
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. Il re ne prese argomento per farsi pubblicamente beffe e di loro e di voi stessa. Se non che le Francesi, avuto sentore della calunnia, sono pronte e
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Alla lettura di quel mio foglio, che le suore di Costantinopoli gli trasmisero tal quale, il cardinale restò pietrificato, nè potè capacitarsi che
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principali dello stato monastico; laonde, veduta l'impossibilità di persuadermi a passare nel chiostro il resto della vita, ei credeva cosa debita e
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più quel grato risonare dell'umana operosità: null'altro nel novello deserto, che il monotono ronzar delle mosche, in contrasto coll'uragano, che
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Chiedo grazia al lettore di questa scappata: voleva quasi toglierla; ma le Memorie, non sono, siccome la storia, obbligate a sopprimere il lato
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per implorare un atto di umanità, che non un capo di Chiesa cristiana, ma perfino il più fanatico muftì di Costantinopoli si sarebbe sollecitato di
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, mi prometteva d'uscire meco ogni volta. Il vescovo vi acconsentì pienamente. Per ultimo servizio, il cardinale proibì alle mie sorelle di
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valermi della ricuperata libertà in campagna, che non in città, risposi quello essere appunto il mio proponimento. Assetata d'aria, di luce, di spazio
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di profondi pensatori; mentre l'eroico Capitano dei Mille prodi operava portenti, una voce magnanima e più tuonante che non sarebbe il bombardamento
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funerali della monarchia borbonica. Il 7 settembre è una di quelle date memorande, citando le quali non sarà necessario aggiungere il millesimo. Dormì
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La pace fatta avea riaccesa la passione in seno ad entrambi. Nel giorno del lunedì passò egli più volte sotto le mie finestre. Io ne distingueva il
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Maria Teresa d'Austria, seconda moglie del re, aveva in quel mentre dato alla luce il principe Luigi conte di Trani. Erasi perciò ordinato di
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Come fui uscita del coro, dissero di volermi menare intorno pel monastero. Chiesi di mia madre: mi fu detto che, per non tenere impediti il generale
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’altri ohe ad una donna? - Mi proverò. Ma prima di dar seguito al mio racconto, nelle peripezie del quale avranno parte rilevantissima il despotismo
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. Giuseppina, bella ed infelice donzella, aveva le forma e il cuore degli angeli..... Essa non è più! Mal ferma sino a questo punto s'era dimostrata la mia
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De' monasteri benedettini di Napoli San Gregorio Armeno era quello che al tempo del mio racconto riuniva il maggior numero di monache professe. Ve ne
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EDIZIONE FIRENZE, G. BARBÈRA, EDITORE ____ 1864. (Proprietà letteraria) Il ritratto in fotografia, ch'è in fronte al presente volume, è stato eseguito dai
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S'egli è vero che lo studio del passato divenga tanto più proficuo per un popolo, quanto più ferve in lui il desiderio d'una riforma, opportunissima
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nella tomba, senza il compianto della madre, delle sorelle, delle congiunte e compagne? So che non pochi, nè inoperosi sono, colla sottana e senza, i
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