Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta
ore, videro una bettola semiaperta, dove lo schiamazzo della gente indicava la gozzoviglia. Spinto l'uscio, mi trovarono stesa sul piano di due sedie
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ricevuta con nuova scampanata a festa, e collo sparo dei mortaletti, alla cui esplosione una folla immensa di gente si radunò. Per tutta quella giornata
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avesse in simili confessioni, e di sfrattarla dal chiostro nell'intervallo di 24 ore dicendole: "Vattene colla gente perduta! Indegna sei di
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, uscendo dal comunichino, presero a strepitare intorno all'accaduto sì forte, che alla gente radunata in chiesa parve fosse avvenuta la ruina del
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debbono pur toglierti la vita! Tra quella gente inferocita nel misfatto non si troverà per avventura taluno meno degli altri sanguinario, che interceda per
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far motto. Allo svolgere della strada, non ostante l'immensa calca di gente, chi mi veggo innanzi? Domenico. Egli moveva alla volta mia. Il lividore di
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campanile, dalla cui sommitià si scorgono tutti i quartieri circonvicini. Tutta la gente correva a precipizio: tre soli giovanetti se ne andavano
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mi avea compresso il petto, e angustiata la respirazione colle strette dell'incubo; sentiva passare gente, carrozze, venditori, truppa: alle finestre
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movimento, la gente della polizia in piedi, la capitale in subbuglio..... E frattanto voi vi occupate di queste inezie!" La superiora, puntò le mani
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: e mi pareva sempre di sentir suonare il campanello dell'uscio, e gente salir le scale. Era grave, soffocante l'aria notturna, che alla finestra mi
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conversa, carezzandole leggermente la guancia: "ricomponetevi, prima di uscire, che quella gente non ne provi soddisfazione!" "Dite bene, signora
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, facciate paura alla gente. Presto, signora priora, fatele portare del brodo." Un momento dopo la conversa ne portava un poco, che il medico stesso
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gente della penisola propensa al maraviglioso, spinse l'ammirazione fino ad attribuirgli il dono dei miracoli. Quell'anima caritatevole, quel vaso di
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, ed io eravamo in preda alla costernazione: tutta la gente del palazzo in movimento. Quando intesi voci di persone a me note per gente dabbene, preso
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pochissima gente quella notte. Spontanei e popolari gli apparecchi pel solenne ingresso del liberatore. Già i primi albori avevano trovato in piedi
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: nondimeno il fazzoletto, che spesso mi portava agli occhi, facea volgere la gente verso di me, siccome conobbi, ad intervalli, dalle osservazioni
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quello di convivere con gente non meno ignorante, che ineducata: che già parlavano di farmi monaca: ch'io presentiva di dover perdere la salute, com'era
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giorni di vita claustrale! Che mai dunque sarà della povera gente mondana, molto più di voi soggetta alla tentazione? Dovrebbero adunque gli agricoltori
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luoghi per asili di tutte le religiose virtù. Che la gente chiusa ne' conventi sia ormai inutile affatto alla società, non v'è chi l'ignori. Ma non
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