Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta
. Rammento, come se fosse oggi stesso, un fatto accadutomi in quella città dopo d'aver compito il mio terzo anno. Invitata la mia famiglia ad una festa
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l'orecchio: sono circondata dal solito silenzio. Di là a poco raccontai ad una monaca l'effetto di quella allucinazione. Essa si mise a piangere, a
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perdeva la favella, perlochè non potendo più chiamarmi a viva voce m'invitava col gesto ad avvicinarmele. Allora con uno strido straziante mi indicava
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. Affollate intorno al letto di morte della misera, le monache si dicevano ad alta voce: "Soffre così, per cagione del suo pessimo badessato: Dio la castiga
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piume e parato di merletto antico. Il cortinaggio, qualche volta magnifico, sta sospeso ad un anello di ferro attaccato alla soffitta. Non possono tener
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, mia zia doveva chiedere ad altre quei servizi che la sua conversa non si curava di farle. Ad ogni nuovo colloquio col confessore la diveniva più
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come spiegare l'enorme vuoto, tanto più ch'essa non ne aveva mai tenuta la chiave, essendo questa per consuetudine affidata alla segretaria e ad altre
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stanza. La trovai coricata in letto. Lunga ed amara fu la sua esortazione. Mi trattò da indocile perchè m'ostinava ad amare un uomo, cui nè ella nè il
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Ad eccezione della repubblica di San Marino, ogni Stato, per piccolo che sia, ha la sua capitale; nè v'ha capitale, che non contenga due sorta di
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v'era dubbio, apparteneva ad un qualche convento di clausura, la non pareva addetta a quella classe di bigotte che chiamansi monache di casa. Per quale
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di sè. Egli era non pure liberale di fatto, ma, ad esempio di Aristide il giusto, voleva altresì farsi conoscere per tale. Già da terribili larve
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subentrava lo sconforto: ad ogni nuovo sole che spuntava, le speranze rinascevano. Benchè dal mondo de' vivi segregata, pure io m'informava di tutto
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lotte, inselvatichito nell'isolamento, tornò bel bello ad inebbriarsi nei concerti di quell'armonia sovrumana, che chiamasi amor del prossimo. Debbo
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allora, "di non potervi soccorrere questa volta. Essendo stata poc'anzi da voi congedata, e dovendo andarmene, sono costretta ad abbandonarvi
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incaricato dal cardinale, sarebbe venuto il giorno dopo a parlare con me. Venne infatti; e cominciò ad esortarmi in nome di santi d'ambo i sessi, a
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Giuseppa s'abbandonò ad una gioia fanciullesca. Credette tutto finito, ed aveva ragione. Quella sera ci trattenemmo infino ad ora tarda, immerse nel diletto
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, avrei rinunziato, non dirò all'esistenza, della quale può soltanto disporre chi l'ha creata, ma sicuramente ad un trono, se ne avessi avuto a mia
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lestamente imbarcata sovra un legno inglese che trovavasi in rada. Il mio progetto, agevole ad eseguire, non era noto ad altri che alla sola dama
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gente della penisola propensa al maraviglioso, spinse l'ammirazione fino ad attribuirgli il dono dei miracoli. Quell'anima caritatevole, quel vaso di
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foresta, e scavalcando i burroni, veniva ad avvilupparmi in densi vortici. Coll'occhio fiso sul punto più lontano dell'orizzonte, aspettava lo sfumare
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con una maledizione e i vostri amici con una parola di disprezzo, sia permesso ad un patriotta di accomiatarvi con un addio che non foste mai uso ad
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portone della Foresteria dove l'Eroe doveva scendere; grazie ad alcuni miei conoscenti riuscii per un momento a collocarmici. Ma poi la calca cresciuta a
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La pace fatta avea riaccesa la passione in seno ad entrambi. Nel giorno del lunedì passò egli più volte sotto le mie finestre. Io ne distingueva il
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morte del padre il pensiero mio ricorreva a Domenico, siccome ad un'áncora di speranza. Egli ci vide, e credette di sognare. Si fermò sbalordito
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' due vani sono ricchi de' più bizzarri intagli, dorati ad oro fino. Ornano poi le cappelle molti lavori a commettitura di marmi scelti e svariati, ed
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lettore alcune spiaggie forse non ancora esplorate, per rivelare alcuni tratti della vita claustrale infino ad oggi rimasti inaccessibili a tutt
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cui parlavasi, non fosse altra che io stessa. Una domenica mia madre uscì di buon mattino. Aprii la solita finestra, e sedutami accanto ad essa
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fratelli destinate sin dalle fasce a seppellire e mente e cuore e bellezza nelle solitudine, ad immolare, meno alla religione che all'avidità de
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