CONTRO IL FATO
con quel dolce e strano viso tanto bianco, dove le labbra tumide e rosee parevano baciate appena allora, e gli occhi grandi e neri ombreggiati dalle
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brave bimbe, a divertire il pubblico, composto di maschi, con tutte le risorse suggerite dalle Muse, coi vezzi copiati dalla dea Venere. Una brunetta
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; anche il direttore del concerto era stato infelicissimo quella sera nella compilazione del programma, e dalle corde dei violini le note uscivano lunghe
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arrischiavano un frizzo salace o una frase più che un'altra, i dolci visi sereni s'oscuravano a un tratto, e spesso dalle bocche fresche e rosee, come fiori di
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, ricadde in un dolore così pieno di sconforto e d'avvilimento, che non potè più resistere. La musica che giungeva dalle sale da ballo, l'allegro
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finalmente questo grido supremo, cento volto ripetuto, non vinto mai nè dalle carezze, nè dalle proteste, lo percosse brutalmente, riempiendolo di
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eloquentissima che spronava i desiderî e incitava al lavoro. Dalle vie laterali secondarie era un affluire continuo di gente, un'enorme massa frettolosa e
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