CONTRO IL FATO
lunghe ciglia, guardavano calmi e sereni con una lieve ombra di meraviglia dentro, come un'interrogazione muta e continua. Aveva un abito d'amoerro
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orso minaccioso. E per compensare la fanciulla della sua audacia non comune, e per ringraziarla insieme della pia intenzione che aveva avuta volendolo
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pericolo imminente, soprastante, inesorabile.... Ah! il duca l'aveva creduta sì tranquilla, sì calma! Come se le fosse stato possibile d'essere calma
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adorabile del visino capriccioso, gli aveva lanciato nel suo dialetto assai espressivo due frasi, sul significato delle quali non poteva esser dubbio. Il
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alcuni giorni fu triste e riservato colla duchessa. Essa da parte sua aveva avute due giornate di crisi nervosa, terribile tanto, che il duca, seccato
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color viola, negletti e tristi, sull'oscuro tappeto di camera. Aveva appena spento il lume, che un rumore di passi sulle scale, e due colpi discreti
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conosceva alcuna personalmente, ma aveva avuto cura di prendere con sè il visconte di Chalmy, scapolo, mezzo rovinato, ma assai noto là dove ci si
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Sulla soglia dello splendido palazzo in Via di Rivoli, che la passione del vecchio Paulowski aveva regalato ad Yvonne, di Chalmy salutò l'americano e
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Accademia della crusca
