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invece di raccoglierli ed allevarli cristianamente, come egli faceva, li abbandonavano alla miseria ed alla mala sorte? Sì, anche certe persone ricche
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. Nanna ascoltava, senza capire una parola, e apriva la bocca per dire ... per dire ... lo disse infine: «Li ho sentiti altra volta». «Da chi?», gridò
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molto; anche mia moglie si ammalò. Oh, tu non sai cosa vuol dire una lunga malattia! Poi prestammo dei denari e non ce li restituirono. Poi credo
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d'attesa angosciosa. Che fosse il signor Carboni? Sì, Anania e l'ubriacone provavano quasi la stessa soggezione vergognosa quando il signor Carboni li
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superiore come li aveva anche zia Tatàna. Quaranta bambini animavano la classe. Anania era il più grande di tutti, e forse per ciò la piccola maestra
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vidi il gigante e Santu Jorgj: sì, li vidi con questi occhi.» Anania ascoltava con piacere i suggestivi racconti di zia Varvara. Sentiva, nelle parole
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prendeva famigliarmente i gnocchi dal piatto comune e se li portava furbescamente in un angolo della cucina. «Come è curioso!», diceva Anania, seguendolo
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stato e che li aveva veduti. Il figlio della vedova, dapprima irritatissimo, si commosse e guardò Anania con rispetto; poi entrambi rientrarono in paese
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l'uno né l'altra pensarono neppure a stendersi la mano, neppure a salutarsi: tutto un mondo di dolore e di errore era fra loro e li divideva
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moglie tenevano lunghi colloqui segreti, ed Anania ne indovinava il motivo; una sera poi li vide uscire assieme e attese ansioso il loro ritorno. Zia
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dispettosamente un pugno sulla fronte per ricacciar dentro le lagrime che gli velavano gli occhi; e rimase lì, pallido e sconvolto, intirizzito dalla brezza