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Varvara, ho tutto!» «Ma allora perché studi?» «Perché la mia innamorata vuole ch'io diventi dottore.» «E chi è la tua innamorata?» «La figlia del
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Il figlio di Olì nacque a Fonni, al cominciare della primavera. Per consiglio della vedova del bandito, che lo tenne a battesimo, fu chiamato Anania
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però, Anania il mugnaio chiudeva il frantoio, andava nei campi a zappare il frumento del padrone e conduceva con sé il piccolo Anania, del quale voleva
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Finalmente il suo sogno s'avverò. Una mattina di ottobre egli s'alzò più presto del solito, e zia Tatàna lo lavò, lo pettinò, gli fece indossare il
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Nessuno denunziò alle autorità l'abbandono del piccolo Anania, ed Olì poté scomparire indisturbata. Non si seppe mai precisamente dove ella fosse
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condurre via dal fratello. Olì andò oltre: oltre l'alveo del fiume, oltre il sentiero, oltre le macchie di olivastro: qua e là si curvava e legava con un
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che lo rendeva felice, o l'addio a tutte le piccole e misere cose del passato, o la gioia un po' paurosa della libertà, o il pensiero del mondo
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lontano del torrente che annunzia il tornar dell'inverno; addio canto del cuculo che annunzia il tornar della primavera; addio grigio e selvaggio Orthobene
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distesa di cardi, udì picchiare al cancello. Nell'orto c'era anche il mugnaio, che zappava canticchiando una poesia amorosa del poeta Luca Cubeddu
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d'orzo; accanto alla porticina spalancata stava appesa la tasca di cuoio per le sementi e le provviste da campagna del contadino. Un porchetto grugniva
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. Anania, seduto in serpe, a fianco del vetturale che scuoteva la frusta (entro la vettura si soffocava dal caldo), dimenticava le impressioni febbrili dei
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matta da legare; 4. - perché é fidanzata; 5. - perché io sono sotto la salvaguardia di tutte le sante ed i santi del cielo appesi alle pareti della mia
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pentirsi di avermi fatto del bene. Suo sempre riconoscentissimo Anania Atonzu Verso le tre del pomeriggio Anania era già in viaggio verso Fonni, su