CENERE
posto del buon Zuanne, del fratellino amato, c'era Bustianeddu cattivo e maligno, che gli dava dei pizzicotti e lo chiamava spia e bastardo anche davanti
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donne lo amavano, tutte le porte della vita si aprivano davanti a lui. Lungo il viaggio da Nuoro a Macomer stette sempre sul terrazzino del vagone
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la sua prima gita a Fonni. Il suo arrivo davanti alla casa della vedova richiamò ai finestrini, alle porticine, ai poggiuoli di legno delle casette
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palustri; un pastore, bronzeo su uno sfondo luminoso, guarda l'orizzonte. La corriera si fermò un momento davanti alla cantoniera. Seduta sul gradino
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scese in cucina e sedette davanti al piccolo tavolo apparecchiato solo per lui, mentre i suoi «genitori», al solito, cenavano seduti per terra
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violette, la sciarpa rossa, i polsini di lana verde, s'avanzava fra un nugolo di scolarette, - uscite dalla scuola dopo i maschi, - e passò davanti
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attraversarono le viuzze deserte, passarono davanti al grande panorama occidentale sommerso nella nebbia, cominciarono a scendere lo stradale grigio e
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ricordava tutto un mondo lontano e selvaggio, Zuanne vinto da una grande timidezza davanti al bel signorino pallido e fresco, dalla cravatta fiammeggiante sul
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davanti a nessuno. Il cantoniere, uomo ancora giovane ma già grigio, stanco di fatiche, di affanni e di miseria, accolse benevolmente il contadino
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baciava in segreto e davanti alla gente lo maltrattava e lo umiliava continuamente. Zia Tatàna, però, lo proteggeva e lo amava, ed egli a poco a poco
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, seduta davanti a un braciere, preparava un dolce di scorze d'arancio, mandorle e miele, da portare in regalo ad un importante personaggio cagliaritano