CENERE
correvano sul cielo latteo, perdendosi dietro i ceruli picchi dei monti d'Oliena; dalla vallata salivano, quasi da una immensa conchiglia colma di verde
CENERE
Cadeva la notte di San Giovanni. Olì uscì dalla cantoniera biancheggiante sull'orlo dello stradale che da Nuoro conduce a Mamojada, e s'avviò pei
CENERE
informazioni date, durante il pranzo, dalla padrona di casa; ma che importava? Se non qui, là, in un punto ignoto ma reale, a Cagliari, a Roma od
CENERE
un gigante sorse sul patiu e cominciò a cacciar fumo dalla bocca. In breve tutto il cielo si oscurò. Che paura, Nostra Signora mia del Buon Consiglio
CENERE
. Avevano certo uno sfondo adatto, ed Anania non riusciva mai a scovare il bandito, sebbene Zuanne, dalla macchia dove si celava, imitasse la voce del
CENERE
dalla vettura, correre su per le chine, fra l'erba ancora fresca, tra le macchie e le roccie, gridando di gioia selvaggia, imitando il puledro sfuggito
CENERE
suoi occhi, il calore che pareva emanasse dalla sua persona fiorente gli avevano dato ebbrezze ineffabili. Ed ora soffriva al pensiero che ella
CENERE
scappati dalla rete, correndo e girando. Anche dalle altre classi uscivano in ordine gli alunni via via più adulti e più seri. Bustianeddu piombò sopra
CENERE
anche per ciò si sentiva dalla sua parte. A misura che il tempo passava, questi sentimenti si attenuavano, ma non scomparivano dal piccolo cuore; come
CENERE
inconsistenza dei fantasmi e dei mostri che tormentavano il suo compagno, ma per quanto combattesse e gridasse non riusciva a liberarlo dalla sua ossessione, a
CENERE
in fronte che sembravano sette stelle."» Oppure la fiaba dell'Orco e di Mariedda. Mariedda era fuggita dalla casa dell'Orco: «" ... Ella fuggiva
CENERE
o no aspirare a te? Posso sempre sperare? Tu sai bene quello che io sono: un povero, un beneficato dalla tua famiglia, il figlio d'un tuo servo». «Ma
CENERE
quell'ora suprema, vigilato dalla figura della vecchia fatale che sembrava la Morte in attesa, e davanti alla spoglia della più misera delle creature umane