CENERE
Prima di scendere a cena, egli s'affacciò al finestruolo della sua cameretta e rimase colpito dal silenzio profondo che regnava nel cortile, nel
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cortile del convento, dominava il quadretto del paese, disegnato sul cielo di cristallo azzurrino. Un orizzonte favoloso circonda il villaggio: le
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. Il frantoio dava da una parte su un cortile e dall'altra su un orto che scendeva fino allo stradale sopra la valle; un bell'orto alquanto selvatico
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frati, il cortile del convento, le castagne, le capre, le montagne, la fabbrica dei ceri. Ma parlava pochissimo di sua madre, mentre il mugnaio lo tirava
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figlio del fabbricante di ceri. E il cortile del convento? ... E quel carabiniere che cantava A te questo rosario?» Il pensiero poi di riveder fra poco
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Tatàna. «Andrò fra poco, dopo mangiato.» Ma appena mangiato uscì nel cortile e si sdraiò sopra una stuoia, sotto il sambuco. L'aria era tiepida
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prima che ella diventasse sua. Durante le ultime vacanze si erano spesso trovati soli, nel cortile di Margherita, favoriti dalla serva che facilitava
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cortile, nei granai, in cantina, compiacendosi quando egli esclamava col fare di Bustianeddu: «eh, diavolo, quanta roba avete!», ma non si abbassava mai a
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Gennargentu: poi si avviò alla Basilica. Nell'antico cortile, sotto i grandi alberi, susurranti, sui gradini corrosi, nelle loggie rovinate, entro la
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di Anania, coperto da una stoffa di lana grigia filata da zia Tatàna; e fra il lettino e la finestruola, che guardava sul sambuco del cortile, un