CENERE
Bustianeddu. Essi trascorsero molti anni assieme: nel frantoio, nella casa di zia Tatàna, per le straducole del vicinato. Bustianeddu aveva quasi la stessa
CENERE
alla cantoniera dove ella viveva col padre ed i fratellini, erano completamente deserti. Solo in lontananza una casa campestre in rovina emergeva da un
CENERE
di volte preso in mano la penna per scriverti, senza riuscirci. Eppure ho tante cose da dirti. Ho cambiato casa: sto presso una signora sarda che
CENERE
frequentavano la scuola. Perché il signor Carboni non lo prendeva in casa sua, se era suo figlio, come lui era stato preso dal mugnaio? Poi pensò: «Ha madre
CENERE
di raccontare tante cose passate. Ricordava tutto; Fonni, la casa e i racconti della vedova, il buon Zuanne dalle grandi orecchie, i carabinieri, i
CENERE
sua casa, Anania udì grida, urli, strilli di donne, e voci d'uomini che pronunziavano parole infami: si volse e vide, davanti alle casette rosee che
CENERE
, mentre l'altro lo guardava con un baleno d'odio nelle pupille melanconiche. Rientrato a casa Anania riferì ogni cosa a zia Tatàna, mentre la donna
CENERE
non vuoi ospitare da noi?» «Siccome io son ricco! ... », osservò sorridendo il giovinetto. «Ebbene, andiamo e conduciamo il cavallo a casa nostra
CENERE
aveva solcato l'anima come il guizzo d'una folgore. Sì: il dolore e la gioia si rassomigliano: tutti e due bruciano. Ma mentre si dirigeva a casa sua
CENERE
la sua prima gita a Fonni. Il suo arrivo davanti alla casa della vedova richiamò ai finestrini, alle porticine, ai poggiuoli di legno delle casette
CENERE
!», cominciò la vedova, dandosi attorno. «Ah, come trovi la mia casa! Nuda e triste come un nido abbandonato! Siediti dunque, lavati; ecco l'acqua pura e fresca
CENERE
; la vedova di Zuanne Atonzu mi ha cacciato di casa.» «Non è vero», pensò Anania. Perché sua madre mentiva? Perché non diceva la verità, che cioè