CENERE
mugnaio: «Ah, compare, perché l'avete conciato così? Sembra calvo ... ». «Lasciate, comare», aveva risposto Anania grande, secondando il benevolo scherzo
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finito la pietosa storia della donna che piangeva, «non avete saputo mai nulla di mia madre?» Zia Grathia era intenta a rivoltare una piccola frittata
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pensava a sua madre, e il dubbio, la chimera e il sogno lo riafferravano tutto. «Zia Varvara, voi avete detto che ella è stata tradita da un signore
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sapeva più lunga di Maestro Pane, e chiese anche lui con finta ingenuità: «Avete dunque studiato, voi?». «Io? Avrei voluto, ma non ho potuto; fiore mio
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! Perché avete fatto ciò?» «Perché egli si ubriaca ... » «Ah! Santa Caterina mia!», sospirò la donna. «Come sono cattivi i ragazzi d'oggi! E se
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cerchiati, gli badava appena e rispondeva distratta. «Torneremo stanotte?», egli chiedeva. «Perché non me lo avete lasciato dire a Zuanne? È lontano
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cortile, nei granai, in cantina, compiacendosi quando egli esclamava col fare di Bustianeddu: «eh, diavolo, quanta roba avete!», ma non si abbassava mai a
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moglie partorisce si mettono a letto e si fanno trattare da puerpere anche loro ... avete sentito l'assessore?» Margherita rise: rise anche Anania, ma
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ragazzi!», ma poi era diventato serio e pensieroso. «Ma, infine, che avete concluso?», gridò Anania, facendosi anch'egli serio e pensieroso. «Che