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vostro caffè! Solo mia madre, a Nuoro, riesce a farlo altrettanto buono. Volete venire con me, a Nuoro?» La vecchia sospirò: ah, se non ci fosse stato il
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un uomo degno di lei; nessuno più di me le augura ogni felicità; io ... seguirò il mio destino ... Ah, caro padrino, rileggendo questa mia lettera
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cominciò a sbadigliare, sollevando i grandi occhi gialli verso Anania. Egli si guardava attorno quasi con stupore. Ah, nulla era mutato; eppure egli
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mugnaio. «Ah, essa si arrabbiava come un cane!» «Ah!» Il mugnaio sospirava: provava un senso di sollievo nel sentire che ella non andava dai carabinieri
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le ripeteva per la strada, tutto il popolo le apprendeva e le ripeteva con entusiasmo. Ah, sì, mio nonno era un gran poeta! Alcune sue poesie le so
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, sempre più vicine, sempre più maestose. Ah, sì: ora davvero Anania respirava l'aria natìa, e sentiva tutti gli istinti atavici.. «Vorrei balzare giù
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! quando sarai là vedrai come tutto sarà necessario. Là nessuno penserà a te, poverino: ah, come farai tu?» «Non dubitate, ci penserò io.» Il mugnaio e sua
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io ho lavorato, come è vero Dio, ho lavorato. Ah, Efes, Efes! Ricordati come era ricca la tua casa! Io venivo per portare l'acqua dalla fontana, e mi
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ragazze della città lo vorranno raccogliere come un confetto. Ah, la mia povera schiena!» «Lavora!», rispondeva zio Pera. «Che una palla ti trapassi
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spiravano col selvaggio odor del lentischio; soli, suggestionati da ombre e da fantasmi di età epiche. Ah, come si sentiva grande! Ma ecco che le
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; ah, come dunque mi parrebbero belle se potessi vederle riflesse dai tuoi occhi adorati! Ma quando dunque, ma quando si potrà avverare il sogno
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silenzio terribile che lo circondava. Pensò al padre di Zuanne, e si guardò attorno con terrore: ah, benché si proponesse la carriera delle armi aveva
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il mugnaio completamente disarmato, «quel bambino è cattivo come il diavolo: non si può far studiare. Si può combattere contro le pietre?» «Ah, bene