CARDELLO
anche Cardello a fare come lui. Ma Cardello aveva paura di ubbriacarsi, perchè il vino traditore una volta gliel'avea fatta, ed egli era stato male una
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fondo e dileguare, come al destarsi da un sogno. Meno male che il Piemontese riprendeva intanto a fare nuovi saggi d'impasto della creta, e di stagno, e
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questa? - Sì. - E anche da quest'altra? - Da quasi tutte ... . Ho fatto male? - No ... . Ma ricòrdati bene ... . In che dosi? - Che ne so! ... Da una più
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capriccio di tentare un piatto nuovo, pareva che il primo libro del mondo s'ingegnasse di far andar a male gl'ingredienti. Sissignore; tante once di
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grattava il capo; e siccome due o tre volte, nei giorni scorsi, colui gli avea lasciato correre qualche scapaccioncino, se eseguiva male i suoi ordini, ora
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persuadersi che l' opera fosse invenzione del demonio. - Il demonio sa tutte le male arti; si traveste anche da santo per ingannare gli uomini. Ora
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lume. Saltò giù dal letto. Il Piemontese era già in piedi. - Si sente male? - Ho una grande arsura, mi sembra di aver la febbre. - Perchè non mi ha
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? - urlò don Carmelo, Cardello presa la latta, stava per uscire quando s'incontrò col dottore. - Va male? - gli domandò sotto voce. Il dottore scosse la