CARDELLO
una frana e, tra un boccone e l'altro, faceva calcoli, col lapis, sul libretto degli appunti e tentennava la testa, e borbottava contro l'ingegnere
CARDELLO
Era già un anno che Cardello andava di paese in paese col burattinaio, partecipando alla buona e alla cattiva fortuna; giacchè non sempre gli affari
CARDELLO
erano affollati attorno a Cardello - Via tutti, al lavoro! Laggiù! - Palpava i vasetti, li ripuliva col fazzoletto dal terriccio che vi si era appiccicato
CARDELLO
personaggi, che col solo aiuto di un ragazzo per muovere un altro burattino, lo stesso aiuto che da principio egli aveva dato a don Carmelo, si sarebbe
CARDELLO
l'acqua, in due catinelle, dopo aver pesato accuratamente le dosi e misurata l'acqua col bicchiere graduato; tanti grammi di quella, tanti grammi di
CARDELLO
colazione e a desinare. Don Carmelo si dilettava anche di cucina, e Cardello ingrassava a vista d'occhio con quei piattoni colmi di spaghetti col pomodoro
CARDELLO
dell'acqua, egli avrebbe iniziato col Demanio le trattative per l'acquisto del terreno dove dovea sorgere la fabbrica. Aveva in mente anche un progetto di
CARDELLO
andava ad attaccare il cartellone coi pupazzetti: Pulcinella da un lato, col randello in mano, e Tartaglia dall'altro con gli occhiali verdi e il
CARDELLO
era rimasto un pezzo a divertirsi dell'inattesa rappresentazione. - Bravo, bravo, don Calogero! - Il signor Decano non lo chiamava Cardello, ma col nome
CARDELLO
la mattina, col pretesto di dargli il buon giorno, passando; e nelle ore pomeridiane, per far quattro chiacchiere e spassarsi con la chitarra, la più
CARDELLO
un ciglioncino col pericolo di rompersi il collo, e neppure scorgeva il Piemontese e parecchi operai che urlavano e piangevano davanti la bocca della
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consultarsi col Segretario comunale, che dimostrava di volergli bene, e gli diceva spesso, come il Piemontese - Sei un buon figliuolo! - cosa che a Cardello