CAINO E ABELE
accesso di stizza, che avrebbe volentieri sfogato sul fratello. Perché vuoi mettere ostacoli alla mia risoluzione? gli disse freddamente. - A quali
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, specialmente gli avversarj. Roberto si alzò e disse: La mia prima parola è un grido di protesta. Il nostro partito, che è quello degli onesti, è
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cui ho fatto la mia patria. Nelle questioni sociali poi io sarò sempre propugnatore dei diritti, apostolo dei bisogni delle classi lavoratrici. Nemico
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vaganti in una continua visione. Quando le stringo la mano, temo di stritolarla fra la mia, tanto è morbida e sottile. I capelli corti e ricciuti le
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tono di sicurezza: - tanto la mia assenza sarà breve. Non avete danaro mio, Karl? Ho un centinaio di lire solamente. E voi non avete danaro? Sì
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nella mia esistenza e provoca continuamente delle confidenze che non voglio fargli. Soltanto le persone volgari sciorinano i loro dolori dinanzi a
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la scala di corda? - domandò. Non è mia; non è stata mai mia e non ho mai comprato un pezzo di corda; magari l'avessi comprata per impiccarmi! Ma a
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volta; Velleda sarà mia, mia! Impazziva davvero, ora che il sogno stava per avverarsi, che la brama stava per essere appagata. Sarà mia, mia! - ripeteva
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; porta qui la mia nemica; in casa del padrone non voglio entrare. Costanza mandò una imprecazione, ma risali sola. Alessio, che era rimasto sul cancello
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medici mi hanno visitata - continuava, - ma chi attribuisce il mio deperimento e la mia spossatezza a una malattia interna, che mi cagiona tutti questi
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. Sarà, spero, una vera resurrezione, perché sono ridotta una larva; ma da ieri mi pare di star meglio, perché la mia povera vita ha avuto uno scopo
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venissero da lui; aveva bisogno di dire a sé stesso esultando : Ecco l'opera mia! Aveva avuto ragione nel rimettersi nelle braccio del caso, ma aveva saputo
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, signor professore, che nel silenzio io sia più calma? Non è vero, anzi, quando tutto tace d'intorno a me, la mia fantasia lavora febbrilmente. Ora la crisi
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quanto a salvarmi, mio caro Roberto, è cosa impossibile; la mia rovina è completa, ma se vuoi assistere al funerale, padrone. Dunque è vero? - esclamò
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. Egli deve provare una grande soddisfazione nel poter dire a sé stesso: Tutto questo è opera mia! Franco non era permaloso, ma quegli elogi tributati
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? Sí - rispose Giovanni; sono stato all'ospedale; ma aveva una guardia accanto al letto e non ho potuto parlargli. Come sta, parlate; non vedete la mia
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! - esclamava in un impeto di ribellione. - La mia onestà è ben altra cosa; non ammette finzioni; non ammette inganni e il mio amore e così grande che si
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che ella sappia da altri la vergogna della mia vita; sì, è vero, ho avuto un momento di gloria, il mio nome era sulla bocca di tutti, verso di me si
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a Velleda domandandole: - - Mi dica, signora, è anche questa una creazione di Roberto? No, le cucine sono opera mia. Quando giunsi rimasi
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anch'io la mia parte e l'avrò. Velleda non rispose. Maria era tornata in sala portando i suoi quaderni di tedesco, e Franco fece alla signora un saluto
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l'avete uccisa, la figlia mia, assassini! Il cocchiere vedendo il padrone accigliato si difese : Hanno tirato un sasso nella gamba del cavallo: vedete
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sala, rispondeva la vecchia. Mandatele a prendere a casa mia, al caffè vicino, molte persone almeno debbono trovare da sedere. Donna Giovainuna si
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di morire e non sapevo più nulla di quello che accadeva intorno a me ; la mia malattia data appunto dal giorno successivo al Derby e a un pranzo in
Accademia della crusca
