CAINO E ABELE
! - ripeteva la folla, e le signore si alzavano nelle carrozze; la gente si metteva in punta di piedi e tutte le teste si protendevano per vedere la
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che per ordine superiore non poteva venire ma manderà molta gente. Bene; e hai veduto altri? Lucia, la serva di don Ciccio Purpura, era accanto a me
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sole, la gente era lieta. Nella prima carrozza, tirata da due cavalli male appaiati, sedeva don Achille Moltedo insieme con due assessori comunali e col
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sparivano sotto quelle striscio bianche e rosse, su cui spiccavano le grandi lettere nere. Sia la gente che sapeva leggere si soffermava e rideva
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per salutare conoscenti che non vedeva da un pezzo, gente di cui appena si rammentava il nome e tutti gli dicevano : Ma che guerra vile, ma che
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gratitudine. Roberto ricusò dicendo che da lui capitava tanta gente e di ogni conio, che non gli piaceva di riceverla nel palazzo. .Ma di quella offerta
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, scongiurandolo di vivere; per tutta la gente che gli stava d'intorno e per la quale la sua morte segnava rovina, non aveva un pensiero. Solo a se pensava in
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colpita se fosse accaduto un altro giorno, in quello le ghiacciò il sangue. Quale nuova perfidia avevano inventata per alienarlo l'animo di quella gente
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della gente di città; ma a Roma ognuno vorrebbe frugare nel suo passato e ogni persona che ella avvicinerebbe, atteggerei besi a inquisitore dei nostri
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spesso da noi; vi farò conoscere molta gente; a Selinunte siete troppo isolato ; voi non avete cola le occupazioni di vostro fratello, voi dovete
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, grandi e sinceri, e quegli occhi fissavano francamente in faccia la gente con quella bella sicurezza propria di chi non conosce la menzogna. Il volto
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invitarlo a non parlare così in presenza della bambina. Che cosa vuoi dire drôlesse? - domandò Maria. Vuoi dire gente buffa, che cerca di far ridere
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Alessio dubbioso. Ma che fandonie, sono stampate! Per la gente ignorante una pagina stampata è sempre vangelo, e Alessio non seppe più fare objezioni e
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, che metton paura alla gente. A Maria era stato detto che il paese era malsicuro che i malandrini s'eran mostrati in diversi punti, affinchè non si
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gente tutta disoccupata in cerca della brezza, Roberto lavorava in una cabina e piegava la mente sugli aridi rapporti delle Camere di commercio, sui
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lui. Aveva orrore di tutta quella gente, di quella casa, eppure sentiva che la sua presenza colà non era stata inutile, ma non voleva più tornarci. A
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questo lavoro; ma suo fratello è buono e gli dispiace di privare tanta gente del pane e costringerla ad emigrare; così preferisce rinunziare a una
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parlare non si sgomentava. Come in tutti i banchetti di quel genere, in principio le cose vanno bene; la gente mangia e sta zitta; ma il fermento
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al Corso, sperando d'incontrarvi molta gente. Invece vi era solo donna Guendalina circondata da alcuni uomini, quelli stessi che la sera prima erano
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casa era sempre il ritrovo di tutta la gente per bene della città e Roberto gli dimostrava una stima, di cui il vecchio eragli gratissimo. Quel giorno
Accademia della crusca
