CAINO E ABELE
sta la signora? - gli domandò. Ah! signor duca, sempre peggio. Ora delira, chiede che le portino delle rose, molte rose, e io appunto per contentarla
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incresciosa. - Franco! - disse Roberto fermandosi sulla porta con tono di voce aspro. - Che cosa vuoi ?-Domandò l'altro aprendo gli occhi. Roberto si accostò
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vigliacchi, e questo timore era diviso da donna Giovannina. Sei stata alla messa a San Giovanni? - domandò alla vecchia Rosalia. Eccellenza sì. Anzi ho
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spaventa a ogni rumore? - le domandò. L'estate mi ha spossata, - rispose Velleda, - uia non è nulla e l'autunno mi renderà vigore. Volevo giusto parlarle
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entrare Costanza in camera sua. Per chi è venuto il medico? - le domandò. Per lei: ho paura che la morte ve la porti via prima ... . Che dici, Costanza
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alzata e aspettava Roberto, s'accorse nel Vederlo che doveva essere accaduto qualcosa di sinistro. Che c'è? - domandò ansiosa. Nulla, sono molto stanco
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! - diceva, - non c'è mai un momento di pace. Giovedì va la causa d'Alessio e fra le elezioni, una cosa e l'altra, non si respira. Giovedì? - domandò il
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gettato le briglie a uno degli staffieri e fu sceso dallo stage-coach domandò al cameriere, che gli apriva l'invetriata, se era tutto pronto pel pranzo
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dato un consiglio da nemico. Perché? - domandò l'altro alzando le testa e appoggiandosi alla poltrona. Perché i partiti di opposizione si sono collegati
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uno accanto all'altro e spingendo dinanzi a sé il fusto che mandava un cigolìo di catene. Che cosa fanno? - domandò Franco. Queste botti, rispose il
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ragione, datemela. Costanza prese la boccetta della morfina e ne versò nel bicchierino una dose, maggiore della notte precedente. Non è troppa? - domandò
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nel veder Velleda, ristettero. Che cosa succede? - domandò il Varvaro. Direttore, - dissero le tredonne a una voce. Quasi tutti gli operai hanno
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mente sia troppo ottusa per capirli? - domandò Franco. Non voglio darglierli e non li avrà mai da me. Questo rifiuto non bastò a Franco; per tutto quel
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. Eccomi Giovanni, - rispose la donna avanzandosi, e appena fu accanto all'operaio, con voce ansiosa, gli domandò : Come sta Alessio; l'avete veduto
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domandò a Franco : Dimmi, zio, sei duca tu? Sì, piccina, sono duca d'Astura. - E il babbo non è duca? 0157 - No; io, come maggiore, ho diritto a quei
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quel distruttore un edificatore? Questo mi domando spesso, ma non potrò darmi una risposta, finche non l'avrò conosciuto. Che si sia pentito della
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calcolare come un genovese e disse : Io so tante cose che potrebbero togliere al Frangipani molti voti. E le tieni per te? - domandò l'Orlando fissandolo con
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la scala di corda? - domandò. Non è mia; non è stata mai mia e non ho mai comprato un pezzo di corda; magari l'avessi comprata per impiccarmi! Ma a
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invitarlo a non parlare così in presenza della bambina. Che cosa vuoi dire drôlesse? - domandò Maria. Vuoi dire gente buffa, che cerca di far ridere
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parole, che erano come il motivo unico di un inno d'alletto sgorgante dai loro cuori. E la signora. Velleda? - domandò a un certo momento don Achille
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disoccupati? Chi ti ha detto che è duca? - domandò Roberto. Lui stesso; anzi mi ha promesso di lasciarmi il suo titolo, perché tu non vuoi farmi portare
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, e non si tratta di fallimento, ma di sistemazione di affari, alla quale lavoro e lavorerò anche in seguito. E quelle rose? - domandò donna Paola
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soddisfazioni dello spirito che ella non poteva darmi. Quell'anno fu un sogno di felicità completa, troncato dalla morte, ma io mi domando se ora che