CAINO E ABELE
si stropicciò gli occhi, guardò intorno a sé per raccapezzarsi ove fosse e balsò dal letto spalancando le finestre. Il sole era già alto e un vento
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Dopo avere abbandonato Velleda nella grotta, Costanza era tornata a casa; trascinandosi dietro Alessio. Ella tremava per aver lasciato Maria sola al
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quello a mezzogiorno, gli abitanti della villa e il Lo Carmine passavano i cocenti meriggi sul " Selino " tornando a casa soltanto la sera, all'ora di
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confessarlo a sé stesso. Uscì dunque in cerca di distrazioni e rammentandosi che era giorno pari e che madame de Louvois riceveva, andò da lei nel palazzo
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Il Lo Carmine quella mattina non mandò la Trinacria a Velleda, gliela portò da sé appena vide Roberto uscire dal cancello della villa. Balbettava, il
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Con un'ineffabile espressione di contento sulla faccia dolcemente commossa, Roberto si avvicinava a Castelvetrano. Il treno, dopo Castellamare
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Franco, nel tornare a casa, non aveva pensato alla perdita fatta al giuoco. La lettera di donna Paola aveva cancellato dalla mente ogni altro
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aveva capito che la malattia era di carattere nervoso, aveva cambiato metodo di cura, sospese le iniezioni di chinino e amministrato rimedi atti a
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Appena Roberto ebbe letto il telegramma di Velleda, non provò altro che un desiderio ardente: quello di partire; di mettersi a difesa della sua
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il Varvaro, Franco e i guardini erano a Trapani, alle Assise, come testimoni. Roberto solo rimaneva per vegliare a tutto, ma la sua presenza bastava
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, aprendo il Giornale di Sicilia giunto con la posta della mattina, lo pose a colazione sotto gli occhi di Roberto. - Vede; - gli disse. - Ora bisogna
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La zagàra continuava a fiorire, a dare il suo tributo di profumo all'aria e di petali alla terra, riempiendo le cavità del suolo e tutti i calici
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VELLEDA BIANCHI A ROBERTO FRANGIPANI ROMA. Mio buon signore Dal mio telegramma e dalla lettera di Maria, saprà già che suo fratello, dopo una
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, Karl, - disse Franco, debbo scrivere lungamente. Domattina non venite in camera prima delle undici, e ora chiudete a chiave le porte del mio quartiere
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siciliano, abile agente elettorale, che in pochi giorni strapperà a uno a uno i voti a suo fratello con argomenti molto persuasivi. Intanto io sogno il
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La domenica successiva, nella mattina, una quantità di carrozze di tutte le forme si dirigeva a Selinunte e la larga via degradante al mare
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; quella che non distingueva l'a dall'u si faceva leggere le liste da altri, oppure taceva meravigliata di tutto quello sfoggio di colori e di tutto quello
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parlare dai suoi amici con intolleranza del giogo dell'Orlando; il quale a Roma, brigando e inchinando tutti i capi partito, era riuscito a metter creature
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VELLEDA BIANCHI A ROBERTO FRANGIPANI ROMA. Mio buon signore Ho avuto agio di eseguire tutte le disposizioni che conteneva la sua lettera, ho potuto
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, - le cose vanno male; il Ministro dell' Interno non conosce i nostri concittadini e chi lo ha consigliato a sciogliere il Consiglio Comunale, gli ha
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La lotta elettorale ferveva a Castelvetrano. Dopo l'offerta del mandato a Roberto, l'Orlando aveva chiamato a raccolta tutti i suoi elettori, grandi
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teatri. E le signore, assuefatte a rappresentare la parte d'attrici nel grande spettacolo mondano, non si commovevano per questo; continuavano a
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creduto. Quelle parole avevano rianimato Roberto. Un pervertito, un ribelle; piegava la naturale fierezza dell'animo per dire un grazie eloquente a chi un
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Tre sere prima delle elezioni generali, mentre il sin' daco si preparava a presiedere il banchetto offerto dagli elettori a Roberto Frangipani; si